L'avventura azzurra del nuovo commissario tecnico comincerà il 1° settembre a Bari
L'avventura azzurra del signor Ventura comincerà il 1° settembre a Bari, la città dove ha messo radici e ha trovato moglie, l'inseparabile Luciana. Lì, in amichevole contro la Francia, 'mister libidine' darà inizio alla gestione della sua Italia che avrà il difficilissimo compito di staccare il biglietto per i Mondiali del 2018 in Russia. Ventura verrà presentato ufficialmente il 18 luglio, a Roma, nella sede della Federcalcio, in realtà per l'ex tecnico del Torino questi sono già giorni di studio e di lavoro sottotraccia per non trovarsi impreparato al battesimo nazionale e calarsi il più in fretta possibile nell'ambiente ovattato di Coverciano. E' la ragione per la quale Ventura ha deciso di ripartire proprio da Antonio Conte e dal 3-5-2, il modulo a lui più congeniale. Poi, strada facendo, potrebbe anche passare al 3-4-3, una sorta di variabile sul tema. Ma con calma.
CONVINCERE LA VECCHIA GUARDIA Ventura è un maniaco delle "conoscenze", cioè di quel bagaglio di nozioni che ciascun giocatore matura allenamento dopo allenamento, lezione dopo lezione del maestro, cioè di Ventura medesimo. Ma il neo ct dovrà capire immediatamente che il 'materiale umano' a sua disposizione è diverso da quello modellato in anni di onorata carriera: a Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini c'è poco da insegnare, semmai c'è da chiedere a ciascuno di loro di non scimmiottare Leo Messi e di restare ancora aggrappati al sogno azzurro. Non a caso, la prima mission che si è imposto Ventura è quella di ottenere l'adesione della vecchia guardia, in maniera da poter impostare un lavoro di ricostruzione partendo da basi solide. Al momento, il più titubante è Andrea Barzagli, che va stimolato a restare nel giro della Nazionale. Titubante ma non troppo.
DONNARUMMA E BERARDI OK Sono da escludere rivoluzioni epocali, almeno per le prime chiamate. I ventitrè portati da Conte in Francia rappresentano in larga parte il meglio del calcio nostrano, allargando l'organico a trenta giocatori dovrebbero trovare spazio i granata Belotti e Benassi, oltre a Rugani e Romagnoli. Più Donnarumma nel trio dei portieri che comprende Buffon e Sirigu. Più naturalmente Marchisio e Verratti, ovvero la dorsale di centrocampo. La vera scommessa però sarà Berardi, che il nuovo commissario tecnico ha intenzione di fare sbocciare definitivamente sotto la sua ala protettiva: lui con i giovani, magari in po' ribelli, ci sa fare. Berardi ha talento e faccia tosta. Quella di Balotelli, al momento, è troppo tosta e non pare possa finire tra i prescelti del ct. A meno che non svolti in maniera definitiva.
SALE IMMOBILE Il fine corsa? Per Thiago Motta, imbarcato all'ultimo di fronte agli infortuni che hanno falcidiato la Nazionale; forse per De Rossi che comunque è sempre convocabile in caso di necessità. In attacco il panorama non offre moltissimo, anche se le quotazioni di Immobile solo in salita, anzi in impennata. Molto si capirà a fine agosto, quando verranno diramate le convocazioni per il test con la Francia e la successiva sfida del 5 settembre contro Israele. Ad Haifa si farà già sul serio e, più che di conoscenze, ci sarà bisogno di gambe e cuore per partire con il piede giusto.
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