Clima, eventi estremi: in Italia 254 in 10 mesi

Un rapporto di Legambiente evidenzia un aumento del 27% rispetto al 2021 e chiede al governo un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Alla Cop27 stallo sui 'loss and damage'

L’emergenza climatica in Italia preoccupa sempre di più gli esperti. Secondo un rapporto di Legambiente, gli eventi meteo estremi sono stati ben 254 nei primi dieci mesi del 2022: un aumento del 27% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Lo studio ‘Il clima è già cambiato’, messo a punto da Legambiente con il contributo di Unipol, mette in evidenza “il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 al 31 ottobre 2022 sono stati registrati 1.503 fenomeni estremi, con 780 Comuni colpiti e 279 vittime”. Tra le regioni più colpite la Sicilia con 175 eventi estremi, la Lombardia con 166, il Lazio con 136, la Puglia con 112, l’Emilia-Romagna con 111 e la Toscana con 107.

L’Italia inoltre, evidenzia Legambiente, non ha un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, a differenza di 24 Paesi europei. “La bozza è ferma dal 2018 e l’Italia ha speso 13,3 miliardi di euro per la gestione delle emergenze meteo”, mentre “con le politiche di prevenzione si risparmierebbe il 75% delle risorse destinate a riparare i danni”. L’associazione lancia quindi un appello “al governo Meloni”, e cioé “un impegno concreto per il clima” chiedendogli “di aggiornare e approvare entro fine anno il Piano nazionale di adattamento”.

Greenpeace: mar Ligure più caldo di 2 gradi

Il cambiamento climatico, come rivela un altro studio, questa volta a opera di Greenpeace, si riflette anche sui mari italiani. In particolare “in estate nel mar Ligure ci sono stati 2 gradi di aumento medio della temperatura superficiale dell’acqua“, spiega la ong che ha posizionato dei sensori a Portofino e all’isola d’Elba. Le temperature, precisa, hanno superato i 27 gradi in entrambe le stazioni. 

Cop27 bloccata su ‘loss and damage’

Mentre le organizzazioni ambientaliste suonano sirene d’allarme, procedono lentamente i negoziati della Cop27 di Sharm El-Sheikh, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Quello di oggi, 18 novembre, dovrebbe essere l’ultimo giorno del meeting, ma l’orario previsto per le conclusioni potrebbe slittare oltre quello previsto (le 18). Stallo sui finanziamenti per i ”loss and damage‘, i danni e le perdite derivanti dai cambiamenti climatici: a sbloccare la situazione potrebbe essere la proposta giunta dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Frans Timmermans, “un’offerta finale” che cerca di “trovare un compromesso” tra le nazioni mentre i negoziatori cercano una via da seguire ai colloqui sul clima. 

 

 

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