I dati rilasciati nei giorni di estremo caldo e siccità: i valori minimi di famiglie che dispongono di un sistema di condizionamento si registrano in Valle d’Aosta

La metà delle famiglie italiane (48,8%) dispone di un sistema di condizionamento; la diffusione è sostenuta in tutte le aree del Paese: 51,2% nel Mezzogiorno, 49,1% al Nord e 44,2% al Centro. Lo rileva l’Istat. A livello regionale si evidenziano alcune differenze: si va dal 70% di famiglie in Veneto, al 62,4% in Sicilia (62,4%), al 60,3% in Emilia-Romagna al 57,3% della Puglia. I valori minimi di famiglie che dispongono di un sistema di condizionamento si registrano in Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste (4,7%) e Trentino-Alto Adige (15,2%).Il 32,6% delle famiglie ha un unico sistema per il riscaldamento e la climatizzazione, con impianti o apparecchi singoli in grado di produrre sia aria calda che fredda, grazie anche alla crescente diffusione delle pompe di calore.Il sistema di condizionamento più diffuso è rappresentato dagli apparecchi singoli di tipo caldo/freddo fissi o portatili (31%). Il 14,3% delle famiglie ha in dotazione apparecchi singoli in grado di produrre solo freddo (fissi o portatili) e l’11,5% sistemi di condizionamento che servono più stanze dell’abitazione (impianti autonomi e centralizzati), come le pompe di calore multisplit.

L’8,4% delle famiglie è dotato di più tipi di condizionamento, tra impianti, apparecchi singoli solo freddo e apparecchi singoli caldo/freddo. Il 28,5% delle famiglie dotate di condizionamento accende il sistema unico o indicato come prevalente tutti i giorni o quasi (nei mesi caldi), il 35,3% qualche giorno a settimana; un quarto delle famiglie (24,1%) lo utilizza solo occasionalmente o non lo utilizza mai. Lo rileva l’Istat. Sono le famiglie che abitano nei comuni più piccoli (fino a 50mila abitanti) non di montagna ad accendere il condizionamento con la maggiore frequenza (il 31% lo usa tutti i giorni o quasi), mentre le famiglie dei piccoli comuni di montagna lo usano con la frequenza minore (24%).Sulla frequenza di accensione sembrano influire anche alcune caratteristiche della famiglia, quali la numerosità e l’età dei componenti. L’utilizzo quotidiano aumenta al crescere del numero dei componenti, dalle famiglie con un solo componente (25,5%) alle famiglie con cinque componenti o più (31,8%). Se in famiglia c’è almeno un bambino fino a sei anni l’utilizzo quotidiano è più alto della media (33,5%); nelle famiglie monocomponente con un anziano (65 anni e più) raggiunge il 27,8% e tocca il minimo (23,6%) quando l’unico componente della famiglia ha meno di 65 anni. 

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