Secondo l'istituto di statistica crescita uniforme sia per quanto riguarda il mercato interno sia su quello estero

Vola ad agosto il fatturato per l’industria italiana. Come rileva l’Istat nella nota relativa al mese di agosto il dato per l’industria, al netto dei fattori stagionali, cresce dello 0,8% rispetto al mese precedente. Il fatturato totale cresce su base annua del 13,8%, in particolare +13% sul mercato interno e +15,2% su quello estero.

La crescita, sottolinea l’istituto di statistica, è uniforme sia per quanto riguarda il mercato interno sia su quello estero. Buono anche l’andamento trimestrale: nella media registrata tra giugno e agosto, l’indice complessivo è cresciuto del 4,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Nel dettaglio è aumentato del 3,9% sul mercato interno e 6,0% su quello estero.industria

A registrare un incremento significativo del fatturato dell’industria  è in particolare il settore energetico. L’incremento dei prezzi evidenziato negli ultimi mesi, si riflette sull’andamento del fatturato che ad agosto registra una riduzione del 2,5% per quanto riguarda gli indici destagionalizzati, ma segna un incremento di un deciso 30% per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario.

Sono “dati eccellenti”, commenta il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. “Nonostante agosto sia un mese anomalo, con valori contenuti – prosegue Dona -, dove quindi ci possono essere variazioni percentuali consistenti, amplificate rispetto ad altri mesi, si tratta di dati indubbiamente ottimi. Il fatturato, infatti, è in territorio positivo non solo su agosto 2020 o su luglio 2021, ma anche rispetto ai valori pre-crisi di gennaio e febbraio 2020”.

Uno studio dell’Unc rileva che “se si confronta il fatturato dell’industria di oggi con quello del febbraio 2020, ultimo mese pre-lockdown, è superiore del 10,5%, mentre rispetto a gennaio 2020, ultimo mese pre-pandemia, è maggiore dell’8,5%”. Inoltre, “anche andando indietro di due anni, rispetto ad agosto 2019, ora il livello, nei dati corretti per gli effetti di calendario, è più alto del 9,7%, +7% su agosto 2018. Insomma, non c’è confronto che non sia abbondantemente positivo, sia nei dati interni che esteri”, conclude Dona.

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