L'allenatore della Roma commenta la 'rottura' con il capitano giallorosso dopo il successo sul Palermo

"Ho avvertito la società dopo aver preso questa decisione, c'è stato un grande dispiacere da parte mia". Così il tecnico della Roma Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport ha commentato la 'rottura' con Francesco Totti e la conseguente esclusione dal match con il Palermo, vinto 5-0 questa sera dai giallorossi. "Quando io ieri ero convinto di farlo giocare lui probabilmente era in preda al nervosismo, e quando lui è nervoso lancia qualche missile, diventa difficile accettare senza reagire – ha proseguito l'allenatore di Certaldo – A me dispiace, non voglio nessun duello con nessuno. Se rispetto uno non rispetto gli altri 25. Voglio solo che la Roma faccia risultato".

 

"E' stato solo un momento di rabbia e di malessere che è comprensibile perché è un calciatore e vuole continuare a farlo. C'è stato più rumore rispetto a quella che è la sostanza, solo che se lo fa il più grande campione del dopo guerra quale è Totti diventa una cosa eccezionale", ha proseguito Spalletti cercando di minimizzare l'accaduto. "Io quasi come un padre avevo chiesto serenità e concentrazione dopo la partita di Champions e poi dopo aver chiesto questo quelle dichiarazioni hanno un po' depistato il gruppo. Ho preso questa scelta perché nella gestione di un gruppo devi pensare a tutti i calciatori e non solo a un singolo – ha proseguito l'allenatore toscano motivando la sua decisione – Si fa così quando conduci un gruppo anche perché se fai una cosa in più per uno poi devi farla per tutti gli altri. Dovevo mettere ordine dopo la reazione a caldo di Francesco, non potevo fare altrimenti. E' vero che lui è un campione e magari bisogna dargli un po' più di rispetto ma il rispetto devo darlo a tutti, sennò uno può dire quello che gli pare sempre", ha concluso il tecnico della Roma.
 

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