Si tratta di un nuovo filone d'inchiesta che porta anche il reato di falso in prospetto. Torna tra gli indagati il padre di Maria Elena Boschi

Falso in prospetto e ricorso abusivo al credito. Sarebbero queste le ipotesi di reato che la Procura di Arezzo contesterebbe, a vario titolo, a 21 persone nell'ambito di un nuovo filone d'inchiesta sulle vicende di Banca Etruria. Si tratterebbe di un'indagine che riguarda la vendita di obbligazioni considerate rischiose ai clienti retail che non avrebbero avuto il profilo per acquisirle.

Nel registro degli indagati ci sarebbero membri del cda della Banca presieduto da Giuseppe Fornasari tra cui figurerebbe anche Pier Luigi Boschi, padre del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena, che è stato all'epoca vicepresidente della banca, sebbene senza incarichi operativi. L'apertura del fascicolo sarebbe scaturita dalle sanzioni comminate dalla Consob agli ex amministratori di Banca Etruria nel settembre scorso, per complessivi 2,76 milioni di euro, e riguarderebbe il periodo in cui furono collocate le due emissioni di obbligazioni subordinate del 2013, a luglio e in autunno. Secondo gli inquirenti, le informazioni fornite nel prospetto inviato a Consob potrebbero essere state false o perlomeno incomplete e ne sarebbe conseguita la seconda ipotesi di reato, ossia il ricorso abusivo al credito perché, se il prospetto autorizzato da Consob e sulla base del quale i subordinatisti hanno sottoscritto i titoli è almeno in parte inesatto, i soldi entrati in banca con le subordinate, circa 110 milioni di euro, potrebbero essere stati raccolti abusivamente.

Sulla vicenda del crac di Banca Etruria è tutt'ora in corso, davanti al gup Giampiero Borraccia, il procedimento che ha riunificato quattro filoni di inchiesta sul fallimento dell''istituto aretino: bancarotta, bancarotta bis, liquidazione all'ex dg Bronchi e responsabilità dei sindaci revisori. Sono 27, nell'ambito di questo procedimento, le richieste di rinvio a giudizio fatte dal pm Andrea Claudiani al gup del tribunale di Arezzo, mentre quattro sono le richieste di rito abbreviato avanzate dagli avvocati di Giuseppe Fornasari, ex presidente, Luca Bronchi, ex direttore generale, Alfredo Berni, ex vicepresidente ma imputato per quando era ancora dg – i tre sono accusati di bancarotta fraudolenta – e Rossano Soldini, ex consigliere chiamato a rispondere di bancarotta semplice.

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