Nuoto in acque libere, il 5 settembre il Cervia Mile Classic

L'evento al Fantini club. Il supervisore tecnico Sacchi: "Deve essere una festa, ma con una organizzazione impeccabile"

Si terrà il 5 settembre al Fantini club il ‘Cervia Mile Classic’, gara di nuoto in acque libere aperta a professionisti e amatori, sotto la supervisione Emanuele Sacchi, tecnico federale e dell’Aniene. “Deve essere una festa, ma con una organizzazione impeccabile. Chi partecipa a questi eventi, che sia un amatore o un professionista, pretende dall’organizzazione il massimo sia dal punto di vista tecnico che da quello della sicurezza. Un errore o i rischi sono sempre dietro l’angolo, quindi si fa tutto sempre con il massimo impegno”, dice Sacchi.

Non si parla più quindi di ‘nuotatore della domenica’, anche per una disciplina relativamente giovane ma di grandi successo per la possibilità di nuotare in location spesso meravigliose, immersi nella natura, è una componente che pochi altri sport possono permettersi.

“Cervia’ è una zona di mare con acqua solitamente calma e calda, che quindi non offre troppe problematiche ai nuotatori. E poi il Fantini Club è una location straordinaria dal punto di vista logistico e da una riconosciuta tradizione sportiva. Organizzano eventi nazionali e internazionali di altissimo livello: in acqua poi vantano una organizzazione impeccabile grazie all’esperienza del triathlon”., spiega il supervsiore che sottolinea: “La location del Fantini è una garanzia. Quindi per iniziare non potevamo chiedere di meglio”.

“Nel caso del Cervia Mile Classic l’idea di fondo è quella di organizzare una bella gara in una bella location e attirare tanti partecipanti per coniugare sport e turismo – prosegue ancora Sacchi – . La bellezza di queste manifestazioni è vedere coinvolte le famiglie, trovi dal bambino di 8 anni al nonno che ne ha 80: diventa un momento di condivisione ludico in un ambiente sportivo di straordinaria bellezza. E non si deve dimenticare nemmeno l’aspetto mediatico. Bisogna rispondere alle nuove esigenze. Prima ci si accontentava di fare il giretto e tornare indietro, ora tutti vogliono promuovere, condividere”

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