Leclerc va sempre più di fretta. La rabbia e la delusione per il flop in Catalogna e a Montecarlo hanno trasformato il giovane talento della Ferrari in un ‘poleman’ inarrestabile e quasi invincibile. A Baku, con un giro che ha sfiorato la perfezione, ha messo in riga le due Red Bull che si sono dovute inchinare davanti alla grinta del monegasco, ormai lanciato verso numeri da record. Si tratta della sesta pole stagionale, la 15ma in carriera (raggiunto il brasiliano Felipe Massa) che coincide con l’ottava prima fila consecutiva. Cifre che spiegano la fame del ferrarista che in terra azera, su un altro tracciato cittadino, ha la possibilità di prendersi la rivincita e riappropriarsi di quei punti persi per strada nelle ultime gare.
La lotta per il titolo è quantomai aperta, il messaggio alla Red Bull arriva forte e chiaro nonostante l”autogol’ di Monaco, dovuto a scelte strategiche sbagliate. E la Ferrari, che sfoggia ancora una volta affidabilità oltre che velocità, non nasconde le proprie ambizioni. Per ottenere il massimo dei punti servirà però anche un buon lavoro di squadra. Dietro le Red Bull si è posizionato Carlos Sainz che ha pagato caro la voglia di strafare. Insegue la prima pole in carriera da quando è alla corte del Cavallino ma c’è sempre un dettaglio che allo spagnolo manca per realizzare il giro perfetto. La macchina però mostra segnali più che convincenti mentre la Red Bull ha dato la sensazione di essere in difficoltà. Verstappen ha lamentato problemi di bilanciamento che gli hanno impedito di partecipare nel finale alla sfida per la pole mentre Sergio Perez, che scatterà secondo in griglia, ha lamentato intoppi al motore che gli hanno fatto perdere potenza proprio nel giro lanciato.
Leclerc sfoggia un largo sorriso ma resta con i piedi ben piantati per terra visto anche quanto accaduto negli ultimi Gp. “La gara si fa domani”, ha continuato a ripetere pur mostrando soddisfazione per una pole che lui stesso considera inaspettata. “Giro? Mi è sembrato bello. Tutte le pole sono belle, ma questa non me l’aspettavo. Pensavo che la Red Bull fosse più forte, soprattutto dopo Q1 e Q2. Faticavo a credere che potessimo essere veloci. Ma alla fine ho messo tutto insieme e sono riuscito a fare un bel giro”, ha dichiarato appena sceso dalla vettura. “Sono molto contento. La gara? Sono entusiasta in vista di domani. La gestione gomme sarà importante. A livello di passo gara siamo cresciuti da quando abbiamo portato gli aggiornamenti. Domani sarà interessante”, ha aggiunto.
Chi invece fatica a nascondere la delusione è Verstappen, che ancora una volta si trova a dover partire dietro il suo compagno di squadra Perez: “L’inizio del giro è stato buono. Poi ho perso qualcosa, perché ho commesso degli errori piccoli. Non è ideale, ma oggi ho dovuto faticare un po’ per trovare il bilanciamento giusto tra anteriore e posteriore sul giro secco, quindi non è quello che volevo, ma come team essere secondo o terzo ci da una buona opportunità per domani. Passo gara? Lo scopriremo domani. Ci manca qualcosa sul giro secco, ma sulla distanza di gara la nostra macchina va molto bene”, è l’avvertimento che intende lanciata alla Rossa. La Ferrari però è in fiducia e ha fatto capire di aver imparato dagli errori commessi. “Bisogna continuare a sviluppare la macchina, fare bene, presentarci a ogni gara ed essere in grado di vincere”, ha spiegato Mattia Binotto, team principal della Rossa. “Poi tireremo le somme, nessuno nel team si tira indietro rispetto a un’ambizione più ampia – ha aggiunto – ma ricordiamoci l’obiettivo che ci siamo prefissati l’anno scorso: nessuno avrebbe scommesso sulla nostra capacità di essere competitivi all’inizio di questa stagione”. La Ferrari vola, resta da vedere fin dove vuole arrivare.