Capolavoro Hamilton in Turchia. Sorriso Ferrari, Vettel ritrova il podio

Settimo titolo iridato per il britannico che eguaglia Michael Schumacher

Nel Gran Premio dei tanti colpi di scena, la solita certezza: Lewis Hamilton trionfatore. A Istanbul il britannico chiude i giochi per il Mondiale aggiudicandosi una gara condizionata dalla pioggia caduta prima della partenza con una prestazione maiuscola: per mettere in bacheca il settimo sigillo sarebbe anche stato sufficiente un piazzamento inferiore, ma il termine ‘accontentarsi’, si sa, non fa parte del vocabolario del campionissimo della Mercedes. Hamilton ha fatto sua l’intera posta dopo essere scattato dalla sesta casella in griglia, ed è riuscito con la consueta maestria a costruire un capolavoro giro dopo giro. Più forte delle difficoltà, implacabile nel cogliere l’attimo e impeccabile nella gestione della gomma intermedia: al suo attivo, una sola sosta. Il trionfo di Hamilton, 94° in carriera, arriva in una giornata che vede la Ferrari ritrovare il sorriso. A Istanbul Park si rivede il Sebastian Vettel dei giorni migliori: il tedesco, strepitoso alla partenza che lo vedeva scattare dalla sesta fila, conquista il primo podio stagionale alle spalle della Racing Point di Sergio Perez. Quarto, ma tra mille rimpianti, Charles Leclerc che vanifica la rimonta: il monegasco all’ultimo giro, nel tentativo di sorpassare il messicano, commette un errore arrivando lungo alla penultima curva.

Se nella prima parte di gara la Racing Point di Lance Stroll, scattato dalla pole e il suo compagno di squadra sembravano incamminati verso una clamorosa doppietta, la seconda sosta ha fatto da spartiacque. Hamilton ha attaccato e sorpassato Perez al 36° giro e una volta passato al comando è riuscito a gestire le gomme fino al termine. Avrebbe potuto essere tra i protagonisti Max Verstappen: ma un testacoda, mentre premeva su Perez, ha scombinato i piani dell’olandese, apparso troppo nervoso sin dalle libere e alla fine sesto al traguardo. Quanto a Stroll, ha chiuso al nono posto. Domenica da dimenticare per Valtteri Bottas sull’altra Mercedes, 14°: gara subito in salita per il finlandese andato in testacoda alla prima curva. A completare la top ten Carlos Sainz (McLaren), ottimo quinto, la Red Bull di Alexander Albon, settimo, Lando Norris (McLaren), ottavo e Dani Ricciardo (Renault), decimo. Al traguardo Hamilton non ha potuto celare l’emozione. “Da ragazzo sogni questi momenti, quando guardi i Gp. Ma quello che ho raggiunto va ben oltre i sogni”, ha spiegato. “Spero che i bambini, vedendo quello che ho fatto, possano prendere esempio. Se vuoi raggiungere i risultati, devi sognare l’impossibile”. Sulla gara, l’inglese ha aggiunto: “Sapevo che sarebbe stato un weekend difficile, eravamo delusi dalla qualifica. Ci siamo rimboccati le maniche. Abbiamo vinto dopo il piccolo spavento all’inizio con le gomme nuove, per un bel po’ sono rimasto dietro a Vettel senza riuscire a passarlo. Ho pensato che la gara fosse ormai persa, ma ho continuato a testa bassa, ho ripreso ritmo e la gara si è riaperta”.

Umori contrastanti in casa del Cavallino. Sorride Vettel: “E’ stata una gara intensa e lunga ma anche divertente. Ho avuto un ottimo giro iniziale e mi sono ritrovato subito in quarta posizione. Mi sono trovato piuttosto bene con le ‘Full Wet’, poi con le intermedie è stato un po’ più difficile e ho ritrovato il passo alla fine. Sono abbastanza sorpreso per aver strappato il podio”, ha spiegato il tedesco. Ovviamente deluso, anzi “delusissimo”, Leclerc, che ha sfogato la sua rabbia già via radio: “Sono stato molto bravo per una parte della gara, nell’ultimo giro ho buttato nel cestino tutto il lavoro fatto. Mi spiace per il team. Ma dall’altra parte – ha aggiunto il monegasco – sono contento per il podio di Vettel, se lo merita, ha avuto un anno difficile”. Il bilancio complessivo tocca al team principal Mattia Binotto: “Abbiamo pagato qualche errore di troppo. Però la squadra si è comportata molto bene. E’ stata una bella gara. Sono molto contento per il podio di Vettel, se lo merita”, ha spiegato. “Leclerc? Capisco la sua delusione. Ha fatto una gara velocissima. E’ chiaro che ha pagato gli errori. Senza questi forse avrebbe potuto ambire non so se alla vittoria sicuramente per il secondo posto”. Binotto si rammarica per la qualifica: “Partire avanti oggi sarebbe stato utile. Ma la vettura nelle ultime gare si sta dimostrando competitiva. La macchina è migliorata, è un segnale incoraggiante”. Prossimo appuntamento in Bahrain, per il terz’ultimo appuntamento di una stagione che ha già espresso tutti i verdetti. Ma le ultime gare serviranno come preparazione al prossimo anno. E a questo finale, c’è da giurarci, il cannibale Hamilton non arriverà sazio.

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