‘Top Ganna’ non tradisce le attese. Nel ‘suo’ Piemonte, il campione del mondo si prende la prima maglia rosa dell’edizione 2021 del Giro d’Italia. Con una strepitosa performance il 24enne di Verbania domina la cronometro inaugurale di 8,6 km di Torino dimostrando che il re della velocità è ancora lui. Ganna aveva già conquistato la prima tappa della corsa rosa 2020, volando nella crono di Palermo. Il piemontese della Ineos Grenadiers, già al comando dopo il primo intermedio, ha coperto la distanza in in 8’47” (58,748 km/h di media) e l’Italia può sorridere anche per il secondo posto di Edoardo Affini. Il mantovano della Jumbo-Visma è secondo con un distacco di 10 secondi. Completa il podio un suo compagno di squadra, il norvegese Tobias Foss, terzo a 13″.
Ganna, che si riscatta dalla delusione di un Giro di Romandia condotto all’insegna delle difficoltà, ha espresso tutta la sua soddisfazione per un risultato che, a suo dire, non era scontato. “E’ stata una vittoria più di testa che di gambe”, ha commentato. “Già da ieri un po’ di tensione c’era, non partivo con il pronostico a favore. Ma la volevo, volevo tornare. Ho dato bel segnale. Perdere le ultime crono mi ha fatto male, ma ho imparato che dalla fatica e dalla difficoltà se si vuole si riesce a tornare”, ha spiegato l’azzurro. “Ho rischiato più del dovuto, non sentivo la radiolina ma per fortuna mi sono ricordato di tutte le curve. Ero lucido di testa, siamo pronti per affrontare i prossimi venti giorni. Il pubblico? Non mi aspettavo così tante gente, hanno dato una grande mano”, ha aggiunto. “Spero di recuperare bene questo sforzo perché siamo solo all’inizio. Dopo il Giro di Romandia ero un po giù di morale ma questo successo è per me una grande iniezione di fiducia e di entusiasmo”.
Tra gli uomini di classifica il migliore è stato il portoghese Joao Almeida (Deceuninck-Quick-Step) quarto a 17″ e seguito dal francese, suo compagno di squadra, Rémi Cavagna, in ritardo di 18″. Benissimo anche un altro componente del team, Remco Evenepoel, a 19″: il belga è al rientro dopo l’assenza di nove mesi per l’incidente al Lombardia. Nella top ten di giornata anche un ottimo Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a 23″. Scorrendo la classifica spiccano l’undicesimo posto del russo Alexandr Vlasov (Astana-Premier Tech), staccato di 24″, Domenico Pozzovivo (Qhubeka Assos) ha chiuso a 31″. Ha finito la crono a 38″ il britannico Simon Yates (Team BikeExchange), a 39″ il colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadiers), i principali ‘papabili’ per la sfida finale al trono di Milano. Partenza beneaugurante per Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), giunto con un ritardo di 41″. Per lo ‘Squalo’, la cui presenza al Giro sembrava a rischio dopo la caduta in allenamento in Svizzera e la frattura al polso destro di tre settimane fa, è un primo, prezioso test superato. Domani la seconda tappa, 179 km con partenza da Stupinigi e arrivo a Novara: occasione per i velocisti.