L’Italbasket vola a Tokyo. Gli azzurri hanno battuto i padroni di casa della Serbia 102-95 nella finale del torneo preolimpico, staccando il pass per i Giochi. La nostra Nazionale non si qualificava per le Olimpiadi dall’edizione del 2004. Alla Nikolic Arena di Belgrado gli azzurri di Sacchetti sfidano il pronostico e realizzando un’autentica impresa, conducendo il match contro i serbi sin dall’inizio. Miglior realizzatore per l’Italia Mannion con 24 punti, seguito da Polonara (22) e Fontecchio (21).
Dopo un digiuno durato ben tre edizioni (2008, 2012, 2016) la Nazionale torna nell’Olimpo della pallacanestro mondiale dopo esserne uscita, con la medaglia d’argento al collo, nel 2004 ad Atene. Per l’Italia si tratta della 12/a partecipazione ai Giochi Olimpici: 1936 (7° posto), 1948 (17° posto), 1960 (4° posto), 1964 (5° posto), 1968 (8° posto), 1972 (4° posto), 1976 (5° posto), 1980 (Argento), 1984 (5° posto), 2000 (5° posto), 2004 (argento). A Tokyo, l’Italia giocherà nel girone con Australia, Nigeria e Germania, che ha vinto il Preolimpico di Spalato. Il ct Meo Sacchetti conquista la sua terza Olimpiade dopo le due partecipazioni da giocatore nelle edizioni di Mosca 1980 (argento) e Los Angeles 1984 (5° posto).
Gli azzurri spezzano anche l’incantesimo che li vedeva soccombere contro la Serbia ormai dal 2008 fatte salve due eccezioni (Giochi del Mediterraneo 2009 con squadre sperimentali e amichevole nel 2014). Una striscia di sconfitte interrotta proprio in casa dei serbi e nella serata della partita numero 1.500 nella storia della nostra Nazionale maschile Senior dal 1926. Il primo tempo è bellissimo. Gli azzurri entrano in campo senza paura, seppur sotto la pioggia di fischi della Nikolic Arena. Per nulla intimiditi, iniziano fin da subito a seguire il piano partita disegnato dallo staff tecnico. La Serbia rimane a guardare fino al 16-7, quando coach Kokoskov chiama il primo time out. Al rientro in campo con i pezzi pregiati (Micic e Teodosic) i serbi piazzano immediatamente un 8-0 che potrebbe spezzare le gambe all’entusiasmo azzurro.
Così non è, e anzi l’Italia continua a macinare gioco rispondendo con un 7-0 e tanta sostanza, guidata dall’imprendibile Mannion e dalle scorribande di tutti gli effettivi chiamati in causa, pronti su ogni pallone. Ad inizio secondo quarto la Serbia spinge e passa in vantaggio (31-30 al 13°) ma neanche stavolta l’Italia si fa intimidire. Prima dell’intervallo arrivano ben 6 triple consecutive, che mandano le squadre negli spogliatoi sul 57-45 Italia. In doppia cifra dopo venti minuti Polonara e Fontecchio (13), Mannion (11) e Tonut (10).
Impossibile non citare la prova corale della difesa: encomiabile contro le bocche da fuoco dei padroni di casa. Ancora meglio in apertura di secondo tempo: le due triple di Polonara e Melli fanno volare l’Italia, che con il gioco da tre del neo giocatore del Fener si porta fin sul +19 (68-49). Il +24 (73-49) è merito della tripla dall’angolo di Pajola e dopo l’8-0 innescato dai 6 punti del solito Andjusic ci pensa ancora Mannion da otto metri a zittire la Nikolic Arena (80-61). Il gioco da tre punti di Dobric in apertura di ultimo quarto ci spaventa (80-66) ma la Serbia è troppo aggressiva ed esaurisce il bonus dopo 45 secondi di gioco: dalla lunetta Tonut non tradisce (83-66). Gli azzurri mantengono un vantaggio tra i 15 e i 20 punti grazie alle penetrazioni di Pajola e Tonut e a un paio di magie di Fontecchio (91-75 dopo 4 minuti). La tripla di Polonara segna un nuovo solco (96-79), dopo i due errori dall’arco di Teodosic, e da quel momento l’Italia non si guarda più indietro, nonostante gli ultimi disperati tentativi di Andusic e Petrusev (98-90). I liberi di Mannion valgono il +10 a 34 secondi dalla fine (100-90), può scattare in campo una festa tutta azzurra. La Nazionale farà ritorno in Italia già domani mattina e dopo qualche giorno si ritroveranno nuovamente per preparare l’impegno olimpico.