Tennis, Us Open. Azzurri tutti a casa. Resta solo Fognini

Eliminati, al secondo turno Seppi, Lorenzi, Sonego e Camila Giorgi. Il ligure cerca oggi la via per il terzo turno contro l'australiano John Millman. Ok Nadal, Del Potro e Thiem. Fuori Murray

Si chiudono al secondo turno gli US Open di Andreas Seppi, Paolo Lorenzi e Lorenzo Sonego. Resta in corsa Fabio Fognini che oggi va a caccia del terzo turno contro l'australiano John Millman. Ha sfiorato il colpaccio Seppi, che nella notte italiana si è arreso solo al quinto set al Next Gen canadese Denis Shapovalov, numero 28 del ranking e del seeding. Il 34enne di Caldaro, alla quindicesima avventura sul cemento di Flushing Meadows, dove tre volte ha raggiunto il terzo turno (2008, 2013 e 2015) ha messo alle corde il rivale più giovane di 15 anni, ed è anche stato avanti due set a uno: 6-4 4-6 5-7 7-6 (2) 6-4 dopo tre ore e 47 minuti il punteggio in favore del talentuoso mancino nato a Tel Aviv da genitori canadesi. Perso il primo set, Seppi è rientrato in partita nel secondo, quindi nel terzo ha recuperato un break di svantaggio. Nel quarto nessun break ed epilogo al tie break dominato da Shapovalov. Il mancino canadese è poi andato avanti sul 3-2 con break di vantaggio, l'azzurro ha subito recuperato. Decisivo il break subito dall'azzurro sul 3-3: il canadese è andato a servire per il match sul 5-4 e non ha fallito dimostrando notevole freddezza nonostante la giovane età. Shapovalov è di fatto un predestinato: ha un rovescio ad una mano tra i più belli e incisivi del circuito e quando diventerà più continuo (troppi i 76 errori gratuiti commessi contro Seppi a fronte di 55 vincenti) scalerà rapidamente il ranking.

"Non ho accusato particolarmente la fatica – ha sottolineato Andreas a fine partita – e comunque sono riuscito a fare partita pari per quasi quattro ore con l'anca e il ginocchio sinistro così così, oltre agli antibiotici che ho dovuto prendere per la dissenteria. Mi chiedo come sarebbe andata a finire se fossi stato meglio. Rimpianti? Probabilmente quel primo set perso male dopo essere stato avanti di un break. Serviva maggiore concentrazione e solidità. Ho poi vinto il secondo e nel terzo ho rimontato il break di svantaggio. Peccato per il tie break del quarto in cui ho giocato male, ho commesso troppi errori. Nel quinto ho recuperato subito il break di svantaggio e sul 3-3 avrei dovuto vincere il game. Invece da destra non servivo mai la prima e lui alla quinta occasione mi ha strappato la battuta allungando in modo decisivo".

Paolo Lornzi – Lorenzi, numero 94 Atp, alla settima partecipazione al Major della Grande Mela dove dodici mesi fa aveva raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di finale (i primi in uno Slam), ha ceduto all'argentino Guido Pella, numero 66 del ranking mondiale, con il quale il 36enne azzurro era in vantaggio per 2-1 nei precedenti (avendo vinto proprio gli ultimi due). E finita 7-5 6-0 6-2 per il tennista sudamericano dopo due ore e otto minuti. C'è stato match solo nel primo parziale, quando Lorenzi era anche avanti di un break. Poi Pella ha sempre dominato gli scambi costringendo all'avversario a rincorrere.

Lorenzo Sonego – 23enne torinese numero 121 del ranking, ripescato come lucky loser, ha ceduto invece al russo Karen Khachanov, numero 26 Atp e 27esima testa di serie: 7-5 6-3 6-3. L'azzurro, alla prima presenza nel tabellone principale degli US Open, ha opposto una certa resistenza nel primo set, quando ha anche fallito un paio di palle break prima di cedere il turno di battuta sul 5-5. Nel secondo e terzo parziale Kachanov ha decisamente preso il sopravvento.

Fabio Fognini – Oggi torna in campo Fabio Fognini. Il 31enne di Arma di Taggia, numero 14 del ranking e del seeding, ha cominciato la sua undicesima avventura nello Slam della Grande Mela, dove nel 2015 ha raggiunto gli ottavi eliminando Nadal, superando per 4-6 6-2 6-4 7-6(4), dopo quasi tre ore ed un quarto di lotta, il Next Gen statunitense Michael Mmoh, numero 120 Atp, in gara nel main draw per la seconda volta grazie ad una wild card. Al secondo turno Fognini – sorteggiato nella parte bassa del tabellone, quella presidiata da Roger Federer, con ipotetica sfida fra i due negli ottavi – troverà dall'altra parte della rete l'australiano John Millman, numero 55 Atp: tra i due non ci sono precedenti.

Camila Giorgi – E, ieri sera, è uscita l'unica ragazza italiana in tabellone. Camila Giorgi ha giocato, a tratti, una buona partita, ma Venus Williams (testa di serie numero 16) è stata semplicemente più forte e più precisa di lei. Certo, se si pensa che solo tre anni fa, Flavia Pennetta vinceva l'Opena degli Stati Uniti battendo in finale l'amica d'infanzia, Robertina Vinci, è evidente che il tennis femminile italiano deve passare attraverso una fase di rifondazione.

Rafa Nadal – La sfida di grande fascino al terzo turno degli Us Open tra Juan Martin Del Potro e Andy Murray non ci sarà. Se l'argentino, numero 3 del ranking mondiale, vincitore di questo torneo nel 2009, ha rispettato il copione non concedendo scampo alla statunitense Denis Kudla, numero 72 Atp (6-3 6-1 7-6 lo score), che all'esordio aveva imposto l'alt all'azzurro Matteo Berrettini, si è invece interrotto al secondo ostacolo il cammino dello scozzese, tornato a disputare uno Slam dopo oltre un anno (l'ultimo era stato Wimbledon 2017). Il 31enne di Dunblane, attualmente numero 382 Atp dopo la lunga assenza per l'infortunio all'anca, con successiva operazione a gennaio, ha ceduto in quattro set allo spagnolo Fernando Verdasco, 31esima testa di serie: 7-5 2-6 6-4 6-4 il punteggio, in tre ore e 23 minuti, con cui il 34enne mancino di Madrid ha prevalso sul trionfatore del 2012.

Nessun problema per Rafa Nadal, che ha archiviato in chiusura di programma sull'Arthur Ashe Stadium la pratica Vasek Pospisil in un paio di ore: 6-3 6-4 6-2 per il mancino spagnolo, detentore del titolo (ha trionfato tre volte nella Grande Mela (2010, 2013 e 2017, sempre da numero uno del mondo). Un match mai in discussione con il canadese, numero 88 Atp, sempre dietro a rincorrere, fatta eccezione per un piccolo passaggio a vuoto del maiorchino, campione in carica, a metà della seconda frazione quando ha ceduto a zero la battuta con un doppio fallo, trovandosi sotto 4-2. Nadal ha reagito però immediatamente con un parziale di quattro game di fila che gli hanno consentito di far suo il set e rimettere il match sui giusti binari. "Nel secondo set ho avuto dei problemi in due turni di servizio di fila, nel primo caso mi sono salvato ma non nel secondo – ha spiegato il campione spagnolo – Però sono riuscito a ottenere subito il contro-break e poi tutto è cambiato. Vincere in tre set in uno Slam è sempre positivo, soprattutto in condizioni come queste". Nel suo tentativo di poker vincente il 32enne mancino di Manacor incrocerà al terzo turno il russo Karen Khachanov, numero 26 Atp, che ha messo fine ai sogni di gloria di Lorenzo Sonego (7-5 6-3 6-3), ripescato come lucky loser