Atletica, bronzo per Chiappinelli. In finale nel disco Daisy Osakue

Seconda medaglia azzurra agli Europei. Tamberi in finale nell'alto, ottimo tempo di Desalu nei 200 metri anche se è solo sesto

Seconda medaglia per l'Italia agli Europei di atletica. Yohanes Chiappinelli, mezzofondista di origine etiope, ha vinto il bronzo nei 3000 siepi con il tempo di 8'35"81. L'oro è andato al francese Mekhissi-Benabbad (8'31"66), l'argento allo spagnolo Carro (8'34"16). "Ci speravo ma non ci credo ancora – ha raccontato l'azzurro ai microfoni di Rai Sport – Non avevo niente da perdere. Non ero sicuro del terzo posto, sapevo che da dietro potevano rientrare, per fortuna ce l'ho fatta. Il giro d'onore? E' un pubblico bellissimo, qui tutti tifano tutti, è una emozione indescrivibile". Chiappinelli ha dedicato la medaglia "in primis a me stesso, al mio allenatore che mi segue tutti i giorni da 10 anni a questa parte e poi ai miei genitori che mi sostengono sempre".

Molto bene in mattinata i tre ragazzi dei 100 ostacoli e la discobola Daisy Osakue. In finale nell'alto Gianmarco Tamberi, fuori Marco Fassinotti. Male le ragazze dei 400 metri e dei 100 ostacoli. Fausto Desalu nei 200 metri arriva solo sesto, ma segna il suo miglior tempo, secondo solo al leggendario Pietro Mennea.

200 m – Prestazione super di Fausto Desalu nella finale. Il velocista lombardo delle Fiamme Gialle diventa il secondo italiano di sempre su questa distanza con 20"13 (+0.7) dietro il leggendario 19.72 di Pietro Mennea, che vale il sesto posto nella finale europea più veloce della storia, dominata dal campione del mondo, il turco Ramil Guliyev con 19"76, secondo tempo alltime nel continente proprio alle spalle di Mennea. Argento al britannico Nethaneel Mitchell-Blake e bronzo allo svizzero Alex Wilson, entrambi a 20"04. "Non pensavo di reggere così bene la fatica dei tre turni – ha dichiarato Desalu – ed è un bel passo avanti che la dice lunga per il futuro". 

Salto in alto – Gianmarco Tamberi si qualifica con 2,25 per la finale del salto in alto. "La prima tappa era la più difficile – ha raccontato l'azzurro – il mio salto era solo decente, non riesco mai a esprimermi come vorrei nel turno di qualificazione perché sono un agonista, penso già alla finale. Ora bisogna guardare avanti e mettere a posto qualche dettaglio tecnico, soprattutto nella rincorsa. La finale sarà più difficile e più emozionante. Lo stadio è fantastico, se l'Italia ci ha vinto un mondiale ci sarà un motivo…".

Fuori invece l'altro italiano in gara, Marco Fassinotti. Il 29enne torinese dell'Aeronautica non trova le giuste risposte tecniche e incappa in tre 'x 'a 2,25, errori che lo costringono a salutare la concorrenza come primo degli esclusi.  "Ho gareggiato veramente male – ha ammesso – è tutta la stagione che ho grossi problemi tecnici, ma chi è bravo nella grande manifestazione riesce a fare qualcosa in più e io oggi non sono stato all'altezza. Lo scorso anno con due mesi di preparazione son riuscito a fare 2,29. Voglio ringraziare lo staff medico perché nel primo allenamento di domenica ho preso una botta al piede e lunedì non riuscivo nemmeno a corricchiare. Ma non è una scusante. Sono deluso". 

400 ostacoli uomini – Karsten Warholm ha vinto la medaglia d'oro nei 400 ostacoli agli Europei di atletica di Berlino. Il norvegese, campione del mondo su questa distanza, ha corso in 47"64 precedendo il turco Yasmani Copello (47"81) e l'irlandese Thomas Barr (48"31).

100 ostacoli donne – Nonostante il secondo risultato in carriera, a un decimo dal record personale, Luminosa Bogliolo si ferma al quinto posto nella semifinale dei 100 ostacoli in 13"09 (+0.2) mancando così l'accesso alla finale. "Speravo ancora meglio – commenta l'azzurra – ma dopo una pessima partenza ho preso in pieno un ostacolo quando stavo accelerando e mi sono scomposta, però non mi sembra di aver perso così tanta velocità, anzi di riprendere ancora qualcosa. Non pensavo di fare un tempo del genere sbagliando così tanto. Nella prima parte di stagione ero più rapida, ma dopo i Giochi del Mediterraneo sono rimasta ferma una decina di giorni per un problema fisico e credo di averne risentito, in particolare nella fase di partenza".

Elvira Herman è la nuova campionessa europea dei 100 ostacoli femminili. L'atleta bielorussa ha vinto la medaglia d'oro in 12"67 precedendo le due tedesche Dutkiewicz (12"72), argento, e Roleder (12"77), bronzo. 

400 metri donne Libania Grenot, due volte campionessa europea dei 400 metri, manca l'accesso alla finale. L'azzurra, che si presentava per difendere il titolo, è la prima delle escluse con il tempo di 51"54, ad appena quattro centesimi dall'ultimo crono utile per la qualificazione. "Non so cosa dire, non ho parole – ha dichiarato l'atleta delle Fiamme Gialle ai microfoni Rai – Sinceramente sono in grande forma ma devo ancora smaltire tanto lavoro". Fuori oltre a lei anche Maria Benedicta Chigbolu, al quinto posto nella propria semifinale con il tempo di 52"26, esattamente mezzo secondo in più rispetto alla batteria di ieri. 

Lancio del disco donne –  Passare in dieci giorni dall'Inferno al Paradiso: è la favola di Daisy Osakue che si scrolla finalmente di dosso i timori e la rabbia provati per l'aggressione subita da un gruppo di balordi nella 'sua' Moncalieri e centra l'accesso alla finale del lancio del disco femminile agli Europei di Berlino. La 22enne discobola di origini nigeriane supera le qualificazioni nel disco e approda tra le migliori d'Europa grazie a un secondo lancio da 58.73, misura che soddisfa il 58.50 richiesto per il pass diretto alla finale.

La vigilia europea della primatista italiana under 23 è nota, quella serata trascorsa con gli amici finita in ospedale dopo la ferita riportata all'occhio sinistro per il folle lancio di uova da un furgone da parte di un gruppo di teppisti poi individuati dalla polizia pochi giorni dopo. Le polemiche per un gesto che in un primo momento sembrava dettato da motivi razziali, le accuse sui social e le minacce (anche di morte) che hanno scosso la concentrazione e la vita della giovane atleta piemontese. A causa delle cure a base di cortisone, la Osakue ha rischiato seriamente di non esserci a Berlino per evitare di incappare, autentica beffa, nelle maglie dell'antidoping. Per fortuna tutto è andato nel migliore dei modi e oggi quello che resta è il volto sorridente di Daisy che non sembra affatto risentire dello spiacevole episodio che l'ha vista coinvolta.

Adesso è tutto alle spalle: così si è presentata in pedana carica e concentrata di prima mattina e ha fatto pienamente il proprio dovere, incitata dagli amici arrivati da Torino per tifarla all'Olympiastadion con lo striscione "Forza Daisy, throw far or go home". "Io non volevo andarmene a casa e ho dovuto lanciare lontano!", ha esultato la giovane campionessa italiana. Dopo un primo nullo che ha colpito la gabbia, la 22enne piemontese ha ottenuto la quarta prestazione in carriera guadagnando la finale di sabato 11 agosto alle 20.20.

Nel gruppo A soltanto le tedesche Shanice Craft (61,13) e Claudine Vita (59,18) hanno fatto meglio di Daisy. E considerato anche il secondo gruppo, dominato dalla campionissima Sandra Perkovic (64.54), l'azzurra ha ottenuto la settima misura generale. "È la ciliegina sulla torta che mi serviva per dimenticare quello che è accaduto – ha commentato ancora la Oaskue – È bellissimo. Mi sentivo bene, per me la finale era un sogno. Il mio campionato europeo è iniziato alla grande e non vedo l'ora di divertirmi e di farvi divertire". "Ho ancora i brividi addosso, mai mi sarei aspettata di arrivare in finale con la Q maiuscola, senza le ansie del ripescaggio. Dentro questo lancio ci sono mesi e mesi di allenamento, rabbia, felicità", ha aggiunto sorridente prima di tornare in albergo e iniziare a pensare alla finale.

110 ostacoli uomini – Paolo Dal Molin e Hassane Fofana fanno primo e secondo nella loro bateria (13"40 e 13"50 per entrambi il personale) e vanno in semifinale per il piazzamento. Stesso discorso per Lorenzo Perini (13"65)  nella seconda batteria. In semifinale, però, troveranno le otto teste di srie cui è stato risparmiato il primo turno di qualificazione.

800 maschili – La matricola azzurra Simone Barontini fa il suo ingresso nell'atletica dei "grandi", dopo aver raggiunto nel mese scorso la finale sugli 800 metri ai Mondiali under 20. Per il 19enne anconetano c'è da misurarsi con una concorrenza agguerrita agli Europei, a cominciare dal francese Pierre-Ambroise Bosse, campione mondiale in carica e avversario diretto nel turno. Ma anche con la tattica di gara: la sua batteria, la terza, è la più lenta di tutte nel primo giro e allora diventa ancora più difficile sperare in uno dei quattro tempi di recupero, che portano in semifinale oltre ai primi tre posti. Il giovane marchigiano parte in coda, poi risale nel finale e si piazza quinto in 1:48.53, un crono che non basta per qualificarsi.