Doping, oltre tre ore di audizione per Magnini: “Chiarito tutto”

Il nuotatore e il collega Michele Santucci sono accusati di uso e tentato uso di sostanze dopanti

"Abbiamo chiarito tutto, ma non possiamo dire altro perché le indagini sono in corso". E' stato questo lo stringato commento di Filippo Magnini, dopo essere stato ascoltato per tre ore e mezzo dalla Procura antidoping della Nado Italia. Prima di lui ben quattro ore e mezzo di audizione negli uffici dello stadio Olimpico di Roma anche per il collega Michele Santucci. Una lunga giornata di fatto sotto torchio dovuta al fatto che i due nuotatori azzurri sono accusati per la presunta violazione dell'articolo 2.2 del codice antidoping della Wada (uso o tentato uso di sostanze dopanti), al bicampione del mondo 2005 e 2007 viene contestato l'articolo 2.9 (favoreggiamento).

INCHIESTA NATA A PESARO. Il procuratore capo Alberto Cozzella e il sostituto procuratore Angelo Lano indagano dall'estate sulle carte dell'inchiesta avviata dalla Procura di Pesaro nei confronti del medico nutrizionista Guido Porcellini su un presunto commercio di anabolizzanti e di sostanze contraffatte provenienti dalla Cina.
Magnini, accompagnato dall'avvocato Ruggero Stincardini, prima di salire in macchina ha detto ai cronisti di sentirsi "bene, normalissimo". Poco meno di un mese fa lo stesso campione pesarese aveva twittato deciso: "Ritengo l'apertura dell'accertamento Nado un atto dovuto rispetto alle indagini penali su Porcellini. Gli inquirenti penali hanno già accertato la mia estraneità ai fatti. Facciamo chiarezza, grazie". Prima dei due nuotatori sono state già ascoltate altre persone informate sui fatti, anche se questa inchiesta appare ancora agli inizi.
Nado Italia vuole fare infatti ulteriori e precise verifiche sul reale coinvolgimento degli atleti e per questo motivo non mancheranno nuove audizioni anche prima del 2018.  Solo a quel punto potranno arrivare i deferimenti  e una richiesta di squalifica, che per entrambi i nuotatori, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe arrivare fino a ventiquattro mesi.