Budapest da impazzire. Dopo il fantastico oro di Federica Pellegrini nei 200 stile libero, i ragazzi conquistano oro e bronzo negli 800 stile libero. Questa volta a parti invertite. Tocca a Gabriele Detti salire sul gradino più alto con una grande gara in rimonta battendo il polacco Wojciech Wojdak. Terzo posto per Gregorio Paltrinieri.
Pellegrini – Una rimonta pazzesca per fare sette su sette. Federica Pellegrini conquista l'oro mondiale dei 200 stile libero per la terza volta dopo Roma 2009 e Shangai 2011 (e per il settimo mondiale consecutivo va sul podio). Nella piscina di Budapest, con una gara capolavoro riesce a rientrare e fulminare negli ultimi dieci metri l'americana Ledecky (favoritissima) e l'australiana Mc Keon che finiscono appaiate sul secondo gradino del podio: 1' 54" 73 il tempo di Federica e 1'55"18 quello delle seconde.
Una gara tutta nelle retrovie, aggrappate alle altre (comprese l'ungherese Kalinka Hosszu e la russa Popova) che per tre lunghe vasche le stanno tranquillamente davanti. Federica oscilla tra il sesto e il quarto posto e, all'inizio degli ultimi 50 metri sembra irrimediabilmente battuta. Invece la ragazza veneta (ormai donna fatta anche nella testa e nel cuore) mette un incredibile turbo fatto di gambe, braccia e testa e il miracolo si compie: si vede Federica che avanza a velocità doppia come se le altre fossero ferme, scoppiate, andate. Ai cinque metri è già davanti, al tocco c'è mezzo secondo di vantaggio. Una cosa incredibile, da strappare il cuore. Federica esulta, si siede sulla corsia e picchia i pugni in acqua. Una gioia indescrivibile. Poi, più calma, appena fuori dall'acqua, dichiara: "Ora posso dire di essere in pace. Non so cosa è successo. Devo ancora rendermene conto. Non pensavo fosse possibile, ci ho provato fino alla fine e credo di aver fatto una gara proprio precisa". "Nella mia testa – dice ai microfoni della Rai – volevo la medaglia, perchè era importante dall'anno scorso ma mai avrei pensato di vincere. Per me era importante una medaglia, poi nella vita non si sa mai". E poi: "Questi per me sono gli ultimi 200 stile libero. Continuerò a nuotare facendo un altro percorso". Uno dei primi tweet che arriva a Federica è quello del presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Dopo oggi sei la più grande di sempre. Grazie Fede".
E ora, qualche dato tecnico: primi 50 metri in 27"22, passaggio a metà gara in 56"41 (29"19), virata dei 150 in 1'25"91 (29"50) per risalire le posizioni e ultima vasca da 28"82 per superare Ledecky, McKeon e Popova prese di infilata. Pellegrini insieme al tecnico federale Matteo Giunta e al ranista Luca Pizzini ha scelto di finalizzare il lavoro in altura, in Sierra Nevada, e rientrare in Italia alla vigilia della partenza per l'Ungheria. Decisione che si è rivelata vincente. Nelle sei precedenti edizioni era stata seconda a Kazan 2015 con 1'55"32 e Barcellona 2013 con 1'55"14, prima a Shanghai 2011 con 1'55"48 e Roma 2009 col record del mondo di 1'52"98 (gommato), terza a Melbourne 2007 con 1'56"97 (dopo aveva stabilito il record mondo in semifinale con 1'56"57, poi migliorato dalla Manadou in finale con 1'55"52) e seconda a Montreal 2005 con 1'58"73.