La giornata di ieri "è stata sicuramente un mix di emozioni. Sono felice di essere rimasto in maglia gialla e di conquistato qualche secondo di bonus estendendo il mio vantaggio su Fabio Aru e gli altri miei rivali, ma allo stesso tempo è stata una giornata piena di incidenti, prima di tutto quello di Geraint Thomas che si è rotto la clavicola". Nel giorno di riposo del Tour de France, il leader della classifica Chris Froome traccia un primo bilancio ed analizza la situazione in casa Sky. "È un duro colpo per la squadra, non solo perché Geraint era secondo nella generale, ma anche perché era un aiuto fondamentale per me nelle tappe di montagna. Gli auguro un rapido recupero".
Le immagini dell'incidente di Richie Porte "mi hanno davvero impressionato", ha aggiunto. "Ma all'inizio sembrava che le conseguenze potessero essere anche più gravi. Tutta la squadra gli augura una rapida guarigione". Froome ha analizzato anche il problema meccanico con cui ha dovuto fare i conti sul Mont du Chat: "Era chiaro che avrei dovuto cambiare subito la bici ed è sembrato che Fabio Aru abbia accelerato in quel momento. Ma nel gruppo – ha sottolineato il britannico – c'è una regola non scritta secondo cui quando il leader della corsa ha qualche tipo di problema che gli impedisce di correre, il gruppo non approfitta della situazione simile. Quindi sono veramente grato ai miei compagni per aver rallentato per qualche istante, mentre cambiavo la bici e rientravo. Penso che qui Richie Porte sia stato decisivo e per questo lo ringrazio". Dopo essere rientrato, ha proseguito Froome, "ho sbagliato in un tornante, perdendo leggermente l'equilibrio e ho sbandato verso destra, Aru è stato costretto a sterzare anche lui. E' stato un errore e se ne è accorto subito. Mi sono scusato subito dopo. Qualsiasi supposizione sul fatto che fosse intenzionale è da pazzi. Prima di tutto – ha assicurato la maglia gialla – non lo farei mai e poi ero già sulla bici di riserva, rischiare di infilare il mio deragliatore nella ruota anteriore di Aru sarebbe stato da pazzi".