Alessia Trost e Desiree Rossit si sono qualificate per la finale del salto in alto alle Olimpiadi di Rio in programma sabato. Trost ha raggiunto la quota di 1.94 m al primo tentativo, la Rossit ha invece superato la quota di qualificazione al terzo tentativo.
"Sono contenta, è stata una bella qualificazione", dice la Trost. "All'inizio correvo con troppa velocità, e in questo momento per saltare non mi serve, poi controllandola sono riuscita anche ad avere una stabilità tecnica che mi mancava da un po' di tempo. Il miglior salto è stato quello a 1,92 e poi a 1,94 ho cercato di spingere maggiormente alla fine. Ovviamente il pensiero va al mio allenatore che ha lavorato quattro anni insieme a me, e che per problemi di salute non ha potuto essere qui. L'Olimpiade è un'emozione unica, Gianmarco Tamberi aveva provato a raccontarmela però è una cosa che non si può immaginare. Ma l'ho vissuta con tranquillità ed è andata bene. Gimbo mi ha anche detto: "Vai lì e divertiti, voglio vederti con il sorriso", che sembra banale ma significa anche qualcosa di tecnico. Adesso testa alla finale, sarà una gara completamente nuova. Non ho visto nessuna avversaria nettamente superiore, ce la possiamo giocare".
Molto contenta anche Rossit. "Quest'anno ho trovato maggiore sicurezza, ho voluto conquistare la finale anche per il mio allenatore. Pensavo che potesse essere sufficiente 1,92 ed ero felicissima, poi sono riuscita a salire ancora. Sto vivendo tranquillamente l'esperienza olimpica, senza particolari pressioni. La pedana è molto reattiva e in finale sarà tosta, però sono convinta che posso far bene", dichiara.