Dall'oro di Londra al quarto posto di Rio. E' la parabola discendente del fioretto maschile. Fatta eccezione per lo scontato quarto di finale contro il Brasile gli Azzurri sono caduti nettamente sia a sorpresa con la Francia in semfinale che contro gli Stati Uniti nella finalina per il bronzo. Uguale pure il ritornello. Partenza buona e crollo nella parte centrale dell'assalto, A tradire sono stati soprattutto i veterani Andrea Cassarà e la riserva Andrea Baldini, entrambi fallimentari. Anche il campione olimpico dell'indivudale Daniele Garozzo non è riuscito a fare la differenza. Stesso discorso per Giorgio Avola. Una delusione senza scusanti ed un risultato sul quale si dovrà riflettere. Dopo l'imbarcata con la Francia, che l'Italia aveva praticamente sempre battuto, per 45-30 ci si aspettava una reazione d'orgoglio contro gli ostici statunitensi. Così non è stato.
L'Italia ha tenuto botta fino al termine dei primi tre assalti (10-9) poi il buio. L'americano Meinhardt ha letteralmente distrutto gli italiani. Parziale di 8-0 a Baldini e 5-1 ad Avola. In mezzo un altro 5-1, quello rifilato da Massialas a Garozzo nella rivincita della finale del singolare. Un 18-2 letale che ha fiaccato il morale dei fiorettisti nostrani e zittito i tifosi tricolori presenti all'Arena Carioca 3. Il resto della sfida è stato un lungo stillicidio di stoccate made in Usa fino al 45-31 finale. A fine gara i quattro fiorettisti si assumono le proprie responsabilità "Non siamo stati squadra" dice Giorgio Avola mentre il campione olimpico Daniele Garozzo ammette di aver reso "un decimo rispetto alla gara individuale". Per Andrea Baldini quella odierna è stata "semplicemente la peggior giornata schermistica della mia vita" occhi bassi anche da parte di Andrea Cassarà "tornare a casa da questi Giochi senza medaglie fa male – spiega – ma non è tempo per fare dei bilanci".