L'impresa ingaggiata per la sicurezza negli stadi che saranno usati per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, Artel Recursos Humanos, non ha rispettato alcune esigenze del Comitato internazionale olimpico (Cio), dal momento aveva solo 500 dei 3mila dipendenti richiesti per svolgere i controlli, e il governo ha quindi convocato 3mila agenti in più della Forza nazionale di sicurezza. A riferirlo è il ministro brasiliano della Giustizia, Alexandre de Moraes, spiegando che l'inadempienza al contratto da parte dell'impresa ha costretto il governo brasiliano ad assumersi un compito che non era suo e il governo ha quindi dovuto aumentare il numero di agenti della Forza nazionale di sicurezza dispiegati durante i Giochi, che si apriranno il 5 agosto e si chiuderanno il 21.
Il ministro riferisce che con la Artel Recursos Humanos era stato stipulato un contratto da 17,5 di real, pari a 5,3 milioni di dollari. "Era previsto che la Forza nazionale avrebbe rafforzato la sicurezza solo nei dintorni degli stadi olimpici e l'impresa privata lo avrebbe fatto dentro gli stadi" ma vista "l'irresponsabilità" di Artel il governo ha dovuto convocare altri 3mila poliziotti per rafforzare la sicurezza, dice Moraes. Il ministro spiega che Artel era la seconda impresa nella lista dei vincitori della gara d'appalto, ma alla fine si è aggiudicata il lavoro perché la ditta vincitrice aveva chiesto più di 21 milionidi real, pari a 6,4 milioni di dollari.
"È la seconda volta che le imprese ingaggiate per effettuare i controlli dei tifosi nelle arene olimpiche non rispettano il contratto. La prima è stata a Londra e ora a Rio", ha detto il ministro. Secondo il ministero della Difesa del Brasile, il piano di sicurezza per le Olimpiadi, che coinvolge 22mila membri delle forze armate, senza contare poliziotti e altre forze di sicurezza, è il più grande mai dispiegato fino a questo momento nel Paese per un evento di massa.