Maria Sharapova ha fallito un test antidoping agli Australian Open a causa di un medicinale divenuto illegale con le nuove regole. Lo ha annunciato la stessa campionessa russa nel corso di una conferenza stampa a Los Angeles. "Ho fallito un test e mi assumo la piena responsabilità per questo", ha dichiarato Sharapova. "Ho preso questa medicina per 10 anni, ma dal 1° gennaio è diventata una sostanza proibita e non lo sapevo", ha spiegato la ex numero 1 del Mondo. "Non voglio terminare così la mia carriera, spero mi vengano date ulteriori possibilità di tornare a giocare", ha dichiarato la tennista russa. La 28enne Sharapova, vincitrice di 5 prove del Grande Slam, non scende in campo dall'eliminazione contro Serena Williams nei quarti di finale degli Australian Open. Solo pochi giorni fa aveva annunciato il forfait al torneo di Indian Wells per motivi fisici.
Nonostante la dichiarazione shock, il presidente della federazione di tennis russa Shamil Tarpischev è convinto che Sharapova potrà rappresentare il proprio paese ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro in programma quest'estate. "Penso che sia un insieme di sciocchezze – ha dichiarato in un'intervista all'agenzia stampa russa TASS – Gli sportivi prendono quello che viene dato da fisioterapisti e medici. Credo che Sharapova sarà alle Olimpiadi, comunque vedremo come si evolverà la situazione".
Sceglie invece la strategia della cautela la Nike che, dopo aver appreso la notizia, ha deciso di sospendere il contratto di sponsorizzazione con la tennista. "Siamo rattristati e sorpresi dalla notizia su Maria Sharapova – si legge in una nota del marchio statunitense – Abbiamo deciso di sospendere il nostro rapporto con Maria mentre l'inchiesta procede. Continueremo a monitorare la situazione". La tennista russa è risultata positiva al meldonium, inserito da quest'anno nella lista delle sostanze proibite dalla Wada, l'Agenzia Mondiale Antidoping.