Barazzutti: Le azzurre fanno la storia, a Rio per la medaglia

Il capitano della nazionale italiana di tennis commenta le ultime, grandi, prestazioni delle giocatrici italiane

Il tennis al femminile parla sempre più italiano. Nel weekend appena passato i tornei del circuito Wta si sono tinti d'azzurro, con i successi di Francesca Schiavone a Rio de Janeiro, nella serata di ieri, e di Sara Errani, a Dubai, nella giornata di sabato. Completa un quadro perfetto per il tennis nostrano l'ingresso nella top 10 del ranking di Roberta Vinci, fresca vincitrice solo una settimana fa del torneo di San Pietroburgo, ufficializzata questa mattina. Il capitano della nazionale italiana Corrado Barazzutti, in un'intervista a LaPresse, si 'coccola' le sue azzurre. "Il tennis femminile continua a mietere successi, con un torneo dietro l'altro, nella stessa settimana – ha sottolineato – Sono molto contento per tutte loro. Sono tre giocatrici che sono un bellissimo esempio per tutto il tennis e lo sport italiano. Hanno fatto e continuano a fare la storia del tennis italiano e internazionale".

L'ha stupita il successo in Brasile di Francesca Schiavone a quasi tre anni dall'ultima volta?

Sono rimasto a Rio fino ai quarti, ha giocato molto bene. Ha trovato il suo tennis strada facendo, ogni giorno andava sempre meglio. Sono molto felice per lei, aveva bisogno di vincere delle partite e di vincere un torneo che era alla sua portata.

Avendola seguita da vicino, dova nasce questo trionfo?

Ha giocato come sa, finalmente è riuscita a esprimersi. Ha vinto soffrendo e con grande umiltà. E' stata la Schiavone di sempre.

Oltre a Schiavone nel weekend è arrivata anche la vittoria a Dubai di Sara Errani, che stava attraversando un momento non semplice…

Nella vita di un giocatore ci sono sempre dei momenti buoni e altri meno buoni. Credo che quello che conta sia la grande capacità di queste giocatrici di vincere e di essere grandi campionesse nei momenti in cui le cose vanno meno bene, dimostrando la loro capacità di reagire a queste situazioni. Sara si è confermata in un torneo strepitoso come quello di Dubai in cui c'erano i giocatori più forti del mondo.

La grande settimana del tennis azzurro è completata dall'ingresso in top 10 di Roberta Vinci.

Sta facendo risultati da tanti anni, era nel suo potenziale. Ce lo auguravamo tutti. Roberta può salire ancora, non è detto che sia un traguardo definitivo.

E' possibile che l'approdo nella finale degli US Open dopo aver battuto la favorita Serena Williams le abbia dato quella spinta in più per fare questo ultimo passo?

Probabilmente sì però ricordiamo che Roberta gioca bene da tanti anni e sta macinando risultati. Non sarebbe una sorpresa vederla più in alto, è tra le giocatrici migliori al mondo.

Se il tennis italiano al femminile ride, quello al maschile sta vivendo un periodo di flessione…
 

E' in difficoltà se paragonato ai risultati del tennis femminile, l'Italia è in momento che potremmo dire privilegiato. Mi auguro che i nostri giocatori italiani possano fare sempre meglio.

 

In termini di crescita del movimento tennistico in Italia, che peso hanno i successi delle azzurre?

Sono una grandissima spinta. Con questi risultati tanti si avvicinano al tennis, i giovani si entusiasmano. Sono un grande motore che spinge, che appassiona e fa appassionare persone e ragazzi. E' una cosa molto importante.

Un'altra grande spinta per il movimento è rappresentata dalla visibilità che offrono le Olimpiadi. Qual è l'obiettivo della spedizione azzurra a Rio?

Non andiamo certamente per partecipare in questo caso, cercheremo di portare a casa una medaglia. Questo è quello che ci auguriamo, sarebbe una cosa fantastica. Il tennis azzurro non ci è mai riuscito.

Nei giorni scorsi Fabio Fognini ha riportato una lesione agli addominali. Ha avuto modo di parlargli? Quando rientrerà?

L'ho sentito, non si possono fare ancora delle previsioni. Vedremo, tra qualche giorno si saprà qualcosa in  più.

Djokovic ha iniziato la stagione vincendo gli Australian Open. Pensa possa riuscirgli l'impresa del Grande Slam?

Credo possa diventare il più forte giocatore di tutti i tempi, ha l'età e il tennis dalla sua parte. In più ha il vantaggio che giocatori come Federer abbiano sempre qualche anno in più. Poi c'è un Nadal in grande crisi che fatica a vincere anche sulla terra battuta.

Tra i giovani qualcuno può insidiare il campione serbo?

Giocatori come Dimitrov, Nishikori, Raonic e Kyrgios non sono cresciuti così in fretta, da sotto non viene minacciato molto. Rimane Murray ma non mi sembra in grado di poterlo impensierire. Se Djokovic rimane con questa forma e determinazione penso che nei prossimi tre o quattro anni possa fare ancora la differenza.

Tra le donne, il regno di Serena Williams invece è destinato a finire? Kerber si è aggiudicata un po' a sorpresa il primo Slam a Melbourne

E' vero che domina Serena, però fa molta fatica. E credo ne farà sempre di più per tenere un certo passo. Come si è visto a Dubai dove le teste di serie hanno perso tutte al primo turno. Al femminile possono venir fuori delle sorprese.