"Carlo Ancelotti è il mio maestro. E' il miglior allenatore che abbiamo in Italia, e qui c'è la miglior scuola di tecnici: siamo in tutto il mondo". L'allenatore della Roma Luciano Spalletti in un'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo 'As' alla vigilia dell'ottavo di finale di Champions League con il Real Madrid ha indicato proprio l'ex allenatore della 'Casablanca' come punto di riferimento. "Cosa ho imparato da lui? Tutto. Ogni volta che ceno con lui cerco di imparare tutto ciò che mi dice sul calcio, è una grande persona e un grande allenatore", ha proseguito l'allenatore di Certaldo, che ha parlato anche di Sacchi come colui che ha "rivoluzionato il calcio, ha dato molto a questo sport – ha sottolineato – Oggi ci sono allenatori che hanno arricchito la professione, come Giampaolo, Sousa, Sarri, Ventura, Montella, Maran, Di Francesco".
A chi gli chiede se sia vero che i tecnici spagnoli facciano fatica ad allenare in Serie A, Spalletti ha evidenziato che "quando un italiano va all'estero viene rispettato molto, si cerca di imparare dalla sua filosofia. Al contrario, quando uno straniero arriva in Italia, lo si obbliga a ragionare come gli italiani – ha spiegato – Non siamo pronti ad assorbire la loro mentalità, è colpa nostra". Proprio come la Roma anche il Real Madrid ha cambiato allenatore a stagione in corso, passando da Benitez a Zidane. "E' chiaro che un presidente deve tutelare la propria azienda, ma in Italia si cambiano allenatori troppe volte – ha ammesso – Zidane scelta giusta? Ha dato molto al calcio, lo ricordo bene alla Juventus. Era un giocatore fantastico e un leader, quando sei così, con questo carattere, diventare un allenatore è più facile. Ha il rispetto di tutti e questo aiuta nell'impatto con il nuovo ruolo". Il pericolo numero uno della Roma sarà Cristiano Ronaldo. "Lo conosco molto bene, con la Roma abbiamo giocato sei volte ai tempi del Manchester – ha concluso – Ha qualità, velocità e forza".