Napoli-Juventus; supersfida tra due squadre stanche

In attesa della partitissima, una giornata di pareggi e vittorie di misura

Alla partitissima di sabato prossimo, che molti osservatori sono propensi a etichettare come una sorta di Giudizio Universale, Napoli e Juventus arrivano con il distacco di due punti, come se questa domenica non fosse successo niente. Invece qualcosa è successo e, non a caso, le due vittorie – per nulla facili – hanno fornito segnali abbastanza chiari.

Allo Stadium si affronteranno due formazioni stanche, fiaccate dalla necessità di non perdere un colpo (il Napoli) e dal dovere di vincere sempre (la Juventus) per recuperare il terreno perduto all'inizio della stagione. Stabilire adesso chi stia meglio e chi stia peggio è un esercizio abbastanza complicato, di sicuro però la lista degli infortunati bianconeri, ultimo Giorgio Chiellini, fa arricciare il naso.

La quattordicesima vittoria consecutiva della Juventus, sul campo del Frosinone, si è materializzata solo nel secondo tempo e non è un caso che a schiodare l'equilibrio del match sia stato Cuadrado, già decisivo mercoledì scorso contro il Genoa con l'assist che De Maio ha trasformato in autogol. Il colombiano è formalmente una riserva, così come Sturaro e (quasi) Alex Sandro: tutti e tre sono stati i migliori, assieme a Dybala, giunto al tredecesimo gol in campionato. Come si arrangerà Allegri, in difesa e a centrocampo, per ora è un mistero: il ritorno di Pereyra dopo mesi di assenza è una buona notizia, ma basterà? L'ottava di fila del Napoli si è avvitata su un calcio di rigore (netto), con il Carpi in inferiorità numerica per l'espulsione (fasulla) di Bianco. Non una prestazione eccezionale, quella dei partenopei, che sulla carta avrebbero potuto e dovuto schiantare una neopromossa. Al contrario, il Napoli ha faticato, pressappoco come la Juventus. La legnata di Higuain dal dischetto ha risolto tutto, o nascosto tutto. Per Sarri vale lo stesso discorso di Allegri: ha a disposizione cinque giorni per preparare l'incontro, con il plus di poter annichilire le velleità juventine in caso di successo. Cinque punti e lo scossone psicologico sarebbero tanta roba.

Il resto? Pareggi strani e strambi per le milanesi, entrambi in rimonta. Dopo essere passata in vantaggio, l'Inter si è trovata nella condizione di dover rimontare due gol al Verona; il Milan, sotto contro l'Udinese, deve ringraziare ancora una volta Niang, al terzo gol consecutivo. La crisi del Torino sembra non avere fine: il Chievo è passato all'Olimpico senza sbattersi più di tanto, dopo essere andato sotto (rete di Benassi). Tra Palermo e Sassuolo è finita in pareggio (2-2), tra emozioni e svarioni.