Higuain-Callejon affondano Lazio, Napoli settebellezze

Buu razzisti, Irrati sospende match per qualche minuto

Come ai tempi di Maradona. Il Napoli cala la settima meraviglia consecutiva sconfiggendo nettamente a domicilio la troppo timida Lazio eguagliando cosi' il record della squadra capitanata dal 'Pibe de Oro'. Alla capolista basta un'accelerata decisa a metà primo tempo per archivare la pratica e blindare per un altro turno la vetta della classifica. Scoppiettante in attacco ma anche solida in difesa la formazione di Sarri non sembra avere punti deboli. Apre il 'solito' Higuain, chiude il ritrovato Callejon. Il resto è ordinaria amministrazione. Male la Lazio e peggio i suoi tifosi che nel secondo tempo obbligano il direttore di gara Irrati a sospendere per un minuto la gara causa insistenti cori di discriminazione territoriale.

 

 

Sarri sceglie Maggio e David Lopez per gli squalificati Hysaj ed Allan, dentro anche Strinic al posto di Ghoulam. Intoccabili i tre trenori Insigne, Callejon ed Higuain. Lazio decimata dagli infortuni in difesa ed a centrocampo. Pioli può però contare sul rientro fra i pali di Marchetti. L'importanza dell'estremo difensore laziale si vede già dopo sette minuti quando dice di no ad Higuain lanciato a rete da un grossolano errore di Basta. Il Napoli fa la partita, la Lazio contiene e prova a ripartire come al ventesimo quando Lulic conclude una sgroppata personale con una conclusione che si perde alta sopra la traversa. Una carezza confronto alla tremenda combinazione che i partenopei piazzano in tre minuti a metà tempo. Ad aprire la cassaforte la 23esima perla del 'Pipita' in altrettante giornate di campionato. L'argentino, ben servito da Callejon, sbaglia la prima conclusione a tu per tu con Marchetti ma è fortunato nel rimpallo che gli consente di depositare la sfera in rete di petto. La Lazio sbanda e la banda di Sarri affonda nella traballante difesa di casa senza difficoltà. Preciso lancio lungo di Insigne per Callejon che scatta sul filo del fuorigioco e supera Marchetti con un elegante pallonetto festeggiando la quarta rete nelle ultime quattro partite dopo un digiuno che durava da inizio stagione. Piove sul bagnato per la Lazio che prima della fine del tempo perde pure Candreva infortunato. Al suo posto Keita.

 

Neanche l'intervallo scuote i padroni di casa, anzi. I campani gestiscono il doppio vantaggio con tranquillità, almeno per i primi venti minuti, poi la Lazio ha un sussulto d'orgoglio collezionando una doppia occasione per riaprire la contesa. Nel primo caso Klose spreca mentre nel secondo Lulic, ben servito da Felipe Anderson, si lamenta per un possibile rigore sulla chiusura di Albiol. Il buon momento dei biancocelesti viene però vanificato dai sostenitori di casa. I loro continui cori di discriminazione territoriale infatti inducono l'arbitro Irrati a fermare momentanemente il match. Una figuraccia e pure un'iniziativa scellerata che frena la Lazio proprio nel momento del massimo sforzo da parte della squadra di Pioli. L'ultima emozione è un miracolo di Reina su tocco da due passi di Mauricio. Tutto bello ma altrettanto inutile perché il difensore è in fuorigioco. In attesa del match scudetto contro la Juve del 13 febbraio il Napoli sale un altro scalino verso la cima del monte dove il tricolore attende le duellanti.