Calcio Roma, Garcia: Mio obiettivo è vincere lo scudetto all’Olimpico

L'allenatore giallorosso parla a 'L'Equipe' a poche ore dalla sfida di Champions League in casa del Barcellona

Voglio vincere lo scudetto all'Olimpico". Rudi garcia, allenatore della Roma, si è confessato a 'L'Equipe' chiarendo sulle sue ambizioni alla guida della squadra giallorossa, a poche ore dalla grande sfida di Champions League in casa del Barcellona. "Le critiche della scorsa stagione? Non siamo mai andati al di sotto del secondo posto, tranne una volta alla penultima giornata. Le dieci vittorie consecutive o il record di punti sono state le cose fantastiche della prima stagione", ha ricordato il tecnico francese. "Ma sono arrivato sulle ceneri. Costruire qualcosa è facile. Confermarsi ancora di più. Per me, ha più valore".

Le critiche le ho trovate "un po' ingiuste. Ma non mi interessa, vado avanti per la mia strada. Finché starò con i miei dirigenti, i miei giocatori, e potrò lavorare come voglio…", ha continuato garcia. "Siamo comunque riusciti a qualificarci per la Champions League. Non è un qualcosa di glorioso come lo scudetto, che resta il mio obiettivo con la Roma". "Se andrò via solo dopo aver vinto qualcosa? Sì, certamente", ha evidenziato. "Qui sto bene, sono in un grande club italiano. E il proprietario americano sta facendo di tutto per farlo diventare un grande club europeo. C'è il progetto del nuovo stadio, che arriverà presto, spero. Ma il sogno è quello di vincere il titolo prima, allo stadio Olimpico".

"Se resterei qui 25 anni come Ferguson al Manchester United? Credo di sì. Ma nel calcio, sappiamo che spesso è complicato. Io lavoro come se dovessi chiudere qui la mia carriera". "Se ho mai temuto per l'esonero? No, io sono positivo. La qualità di un uomo emerge nei momenti difficili. Ce ne sono stati nella scorsa stagione, ce ne saranno forse in questa stagione. Rimango combattivo e motivato", ha assicurato garcia al quale viene chiesto se un giorno potrebbe tornare ad allenare in Francia, magari il Psg: "Ora sono a Roma e non mi vedo in nessun altro club. Ho ancora tempo per pensarci. La Nazionale francese? Non sono pronto, ho ancora bisogno della presenza dei miei giocatori ogni giorno. Ma se un giorno avrò bisogno di ritmi meno stressanti, perché no".