Juventus a forza sei: i bianconeri infilano la sesta vittoria di fila in campionato battendo 3-1 la Fiorentina nello scontro diretto dello Stadium. Un successo fondamentale per la squadra di Allegri per proseguire nella propria rincorsa ai primi posti della classifica. Con questi tre punti infatti i torinesi scavalcano la Roma, si prendono il quarto posto e accorciano sul Napoli ed i viola. La capolista Inter poi è distante solo sei punti. Qualcosa di impensabile solo un paio di mesi fa. Il messaggio che lanciano i campioni d'Italia è importante anche per le modalità in cui è maturata la vittoria: gelati a freddo da un rigore trasformato da Ilicic, i bianconeri hanno saputo pareggiare immediatamente con Cuadrado, per poi piazzare il colpo decisivo nel finale grazie ai gol di Mandzukic e Dybala, sempre più determinanti dello scacchiere della Juventus.
In attacco la Juve ritrova Mandzukic dal 1'. Accanto a lui confermatissimo Dybala. Rispetto alla gara con il Siviglia Allegri cambia gli esterni inserendo Cuadrado da una parte e Evra dall'altra al posto di Lichtsteiner e Alex Sandro. A centrocampo rientra dopo circa un mese dall'infortunio Khedira, che rimpiazza Sturaro. In casa Fiorentina nessuna sorpresa rispetto alla vigilia. Borja Valero e Ilicic agiscono alle spalle di Kalinic, unica punta. La gara si vivacizza da subito, con un botta e risposta in avvio. Dopo appena un giro di lancette infatti Orsato concede un calcio di rigore agli ospiti per un contatto tra Chiellini e Bernardeschi. Dal dischetto l'esecuzione di Ilicic è impeccabile. La Juve si getta in attacco e al primo tentativo pareggia i conti. Al 6' Pogba con un gioco di prestigio smarca Evra sulla corsia mancina, il cross del francese sul secondo palo è perfetto per il colpo di testa di Cuadrado – di certo non l'arma migliore del colombiano – che scavalca Tatarusanu e si insacca in rete per il classico gol dell'ex, che non esulta nell'occasione. Dopo l'1-1 le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, la gara è piacevole e disputata su buoni ritmi. Al 13' Dybala entra in area dopo una bella serpentina, ma la sua conclusione è troppo centrale. I bianconeri premono con maggiore insistenza e al 19' hanno un'altra buona occasione con Cuadrado, che sugli sviluppi di un calcio piazzato da posizione interessante riceve palla indietro da Dybala ma calcia malissimo sopra la traversa. Un minuto dopo è Vecino a provarci da fuori area, con la palla che si spegne di qualche metro a lato. I padroni di casa sanno rendersi pericolosi in particolare sulla corsia mancina, sull'asse tutto francese Evra-Pogba. Proprio da una di queste combinazioni Dybala riceve palla dal limite dell'area ma il suo tiro viene murato dal compagno di squadra Mandzukic. Dopo una prima parte di gara effervescente le due formazioni in campo faticano a prevalere l'una sull'altra. Ne viene fuori una disputa tattica, con tanti fraseggi in mezzo al campo e poche occasioni da gol.
Anche nella ripresa è il grande equilibrio in campo a farla da padrone. La Juve non riesce ad affondare, perde qualche pallone di troppo con la Fiorentina brava a ribaltare il gioco ma incapace di creare vere e proprie insidie superata la tre quarti campo. Il primo lampo del secondo tempo arriva al 13', quando la Juve – sempre sull'out sinistro – spaventa Rodriguez e compagni: cross rasoterra di Evra e tiro di prima intenzione di Dybala che non inquadra di poco lo specchio della porta. Con il passare dei minuti aumenta il tatticismo (e in parte anche il nervosimo) in campo. Orsato è costretto così a fischiare in molte occasioni e a tirare fuori diversi cartellini gialli (saranno otto alla fine). I calci piazzati diventano così potenziali palle gol e al 24' sulla punizione di Dybala Mandzukic anticipa tutti di testa ma colpisce male mandando la sfera alta sopra la traversa. Nel finale Allegri cerca di dare maggior potenziale offensivo alla squadra inserendo la 'freccia' Alex Sandro al posto del più difensivo Evra. Quando la gara sembra avviata verso un pareggio, la Juventus piazza l'affondo decisivo. Pogba ha spazio a centrocampo, lancia in profondità sul filo del fuorigioco Dybala che si invola verso la porta. Tatarusanu è bravissimo a murare l'argentino in uscita, ma la palla finisce dalle parti di Mandzukic che in spaccata anticipa tutti segnando la rete del 2-1. I viola accusano il colpo e, sulle ali dell'entusiasmo, la Juventus va vicinissima al tris con un colpo di testa di Sturaro su cui è provvidenziale l'intervento di Tatarusanu. Sousa avverte le difficoltà dei suoi e tenta di dare la scossa con un triplo cambio, inserendo Rossi, Pasqual e Fernandez. Gli ospiti però non riescono più a rialzarsi e anzi in pieno recupero subiscono il terzo gol con Dybala, che si invola verso la porta dopo un rimpallo favorevole e trafigge Tatarusanu in uscita con un rasoterra. La Juve vince ancora e lancia un segnale forte e chiaro: per lo scudetto bisognerà far conto anche con i bianconeri.