Dall’inviato Alberto Zanello
Dubai (Emirati Arabi Uniti), 27 dic. (LaPresse) – La notte del Globe Soccer Awards si tinge di blaugrana. Il Barcellona fa incetta di premi nel gala svoltosi presso l’elegante cornice del Maditat Jumeirah di Dubai, che poche ore prima aveva ospitato la prima delle due giornate del ‘Dubai International Sports Conference’. Sono ben quattro i riconoscimenti ottenuti dai catalani, in cui spicca quello come miglior club – inevitabile dopo il ‘triplete’ della scorsa stagione e il recente successo nel Mondiale per club – e quello per il miglior giocatore, Lionel Messi, per la prima volta presente nell’evento degli Emirati Arabi.
Nell’attesa di portare a casa il probabile quinto Pallone d’Oro, la ‘Pulce’ scalda i motori succedendo nell’albo d’oro 2015 a Cristiano Ronaldo (battuto nella finale a tre che vedeva in lizza anche Gianluigi Buffon), nella stagione che lo ha visto diventare il miglior marcatore della storia della Liga. “Sono felice e contento di essere qui – ha dichiarato sul palco il fuoriclasse argentino sotto gli occhi di Michel Platini, presente all’appuntamento di Dubai nonostante lo stop imposto dalla Fifa – Ma la cosa importante è sempre solo il collettivo. Il momento più bello di quest’anno? E’ difficile trovare un solo momento dato che abbiamo vinto praticamente tutto. Quindi scelgo tutto l’annata che ha disputato la squadra”.
Va al Barcellona anche il premio nella categoria ‘Best Media Attraction of the Year’ per “essere la squadra che nel nuovo secolo ha vinto più di ogni altra – si legge nella motivazione – portando in Spagna 4 Champions e 2 Mondiali per club. I successi e lo spettacolo hanno conquistato perfino gli Emirati Arabi Uniti. Sul tifo di Dubai il Barça vince con il favore del 40% del campione consultato”. In un’annata del genere non poteva mancare infine un premio all’artefice del capolavoro blaugrana, il numero uno del club Josep Maria Bartomeu, che ha ricevuto l’Award come ‘presidente dell’anno’. “Siamo felici, abbiamo giocatori fantastici senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile – ha ammesso – Questo premio è dedicato ai nostri soci e ai tifosi”.
A spezzare parzialmente l’egemonia catalana ci ha pensato un allenatore capace di portare la propria nazionale in vetta al ranking Fifa: il ct del Belgio Marc Wilmots, prossimo avversario dell’Italia nel girone di Euro 2016. Battuta la concorrenza del condottiero del Barcellona, Luis Enrique. “Per la prima volta nel ranking della Fifa c’è al primo posto una nazionale che non ha mai vinto una Coppa del mondo o un titolo continentale – recita la motivazione – Wilmots è stato capace di sfruttar al meglio quello che altrove viene considerato un handicap: ha costruito una squadra con i tanti talenti distribuiti nei vari club europei, senza risentire di questo fattore, anzi traendone vantaggio sotto forma di maggiore progresso di ogni singolo atleta”.
Anche in questa edizione del Globe Soccer Award c’è un pezzo di Italia. Andrea Pirlo, insieme al compagno di squadra al New York City Frank Lampard, ha ricevuto il premio alla carriera ed è stato tra i più applauditi dal pubblico. “Sono contento di ricevere questo premio, ho avuto una carriera ricca di soddisfazioni, ci sono stati tanti momenti belli”, ha commentato l’ex giocatore di Juventus e Milan. “Credo di aver vinto tutto giocando a calcio. Il Mondiale? E’ la cosa più bella per un calciatore, ho avuto questa fortuna di riuscire a vincerlo”. Completano il quadro dei premiati l’arbitro uzbeko Ravshan Irmatov, che ha diretto la finale di ritorno dell’Asia Champions League, il Benfica, insignito del ‘Best Academy of the Year’, Jorge Mendes (procuratore tra gli altri di Mourinho e Ronaldo) che si è aggiudicato per la sesta volta consecutiva il premio come miglior agente, e infine Yasir Alshahrani, a cui è andato il riconoscimento come miglior giocatore del Golfo.