Torino, 27 nov. (LaPresse) – Da Italia-Inghilterra di calcio al test match di rugby con l’Argentina, dagli Europei di volley al Giro d’Italia: il 2015 è stato un anno importante per Torino Capitale Europea dello Sport. Il capoluogo piemontese però non si accontenta e pensa già ai prossimi importanti eventi da organizzare: la conclusione del Giro d’Italia 2016 e poi il sogni di ospitare il torneo Preolimpico di basket 2016 e i Mondiali di volley maschili nel 2018. “Ieri abbiamo completato un lavoro di preparazione della candidatura al Preolimpico con la Federazione internazionale pallacanestro. Non c’è ancora ufficialità, ma c’è da essere ottimisti”, ha detto Giovanni Malago’, presidente del Coni, a margine della presentazione de ‘I numeri di un anno di sport’ a Torino. “Per un discorso infrastrutturale non c’è un’altra città che possa ospitare il Preolimpico, per questo abbiamo puntato su Torino e basta”, ha detto ancora il presidente del Coni. Malagò si è detto infine ottimista anche “per avere a Torino i Mondiali di pallavolo nel 2018”.
“Abbiamo organizzato tanti grandi eventi, ma nello stesso tempo abbiamo reso protagonisti i cittadini coinvolgendoli in circa 840 iniziative, con 15mila ore di eventi sportivi e 1800 volontari”, ha dichiarato il sindaco di Torino Piero Fassino. Il primo cittadino ha ricordato inoltre che “dal 10 al 26 febbraio 2016 ci saranno una serie di celebrazioni per i 10 anni dalle Olimpiadi”. Nel foyer del Teatro Regio oggi è stata l’occasione per fare un punto su questo 2015, che per Torino ha rappresentato un anno intero dedicato al movimento, allo sport e alla cultura sportiva. Per questo l’Assessorato allo Sport di Torino ha chiesto all’Università di condurre una ‘Ricerca applicata per la valorizzazione degli eventi sportivi a Torino’ sviluppata in collaborazione con Omero (Olympics and Mega Events Research Observatory).
L’indagine ha preso in considerazione 80 manifestazioni sportive, per cui gli organizzatori hanno posto a budget 4726 milioni di euro, di cui 3056 spesi a Torino. Forte l’impatto sul turismo, con 116mila presenze di partecipanti ad eventi sportivi che hanno speso la bellezza di 12.6 milioni di euro. Il Comune ha previsto in bilancio una cifra pari a 1.5 milioni di euro di contributi per l’organizzazione. In totale per gli 80 eventi presi in esame dalla ricerca, la ricaduta sulla città è stata di circa 18.6 milioni di euro. Nel calendario di Torino Capitale Europea dello Sport ci sono stati 98 eventi sportivi internazionali, 107 nazionali e 16 paralimpici che hanno dimostrato ancora una volta le capacità della città di saper ospitare appuntamenti di altissimo livelli.
Come sottolineato anche dal sindaco Fassino, non c’è stato solo lo sport professionistico. Quasi 15mila le ore di attività motoria gratuita proposte ai cittadini, 3760 le persone coinvolte nell’attività di informazione e prevenzione alla salute. Più di 50mila i bambini coinvolti in progetti sportivi proposti in città. Il Comune è intervenuto anche sulle infrastrutture: 96 gli interventi grazie ai quali sono state rimodernate 317 attrezzature sportive. Non a caso, nel concludere il suo intervento, il presidente del Coni Malagò ha sottolineato come “Torino è ormai riconosciuta a livello internazionale per il suo know-how nell’organizzazione di eventi sportivi”. E’ proprio su queste basi che istituzioni politiche e sportive, federazioni e sponsor stanno lavorando per fare di Torino sempre di più un punto di riferimento per l’Italia nell’organizzazione di grandi eventi sportivi.