Milano, 10 nov. (LaPresse) – “La situazione del nostro sport oggi è difficile, imbarazzante. Mi spiace che Valentino Rossi non abbia portato a casa il campionato. Ha corso in maniera incredibile. Meritava, era suo”. Così il pilota della Ducati Andrea Iannone, in un’intervista esclusiva rilasciata al settimanale ‘Chi’, in edicola da domani mercoledì 11 novembre, ha commentato quanto avvenuto nel Gran Premio di Valencia. “Ho visto e rivisto la gara di Valencia e la cosa che trovo assurda, e lo dico da pilota, era che si correva a un ritmo elevato, ma non c’è stato nemmeno un sorpasso. Questo può succedere in alcuni Gran Premi di F1 non nel Motomondiale – ha proseguito il pilota di Vasto – C’è un enorme dispiacere a prescindere. Il nostro sport non è mai stato al centro di polemiche di questo tipo. E ora lo hanno trascinato in un vortice”.
“Quando ho sentito le parole di Jorge, che ha dichiarato: ‘I miei colleghi spagnoli hanno aiutato uno spagnolo’ sono rimasto scioccato”, ha aggiunto Iannone, ritiratosi per una caduta nel terzo giro dell’ultima gara stagionale. “Ho pensato: ‘Ma dove siamo arrivati?’. Non ci volevo credere. Questo è uno sport individuale, sia chiaro. Se c’è stato un complotto? Non voglio neppure immaginarlo, sarebbe un dispiacere per tutti”. Il pilota della Ducati getta poi una luce diversa sul mondo del MotoGp e sulle presunte amicizie tra i piloti. “Il paddock non è un luogo di amici, di abbracci o di sorrisi – ha ammesso – Io, come del resto Valentino Rossi, ho sempre evitato le feste del dopo gara. Può succedere che se ti vedono con una bibita in mano, dicono poi che ci hai messo del Rum e il giorno dopo sei l’alcolizzato della pista. Questa è la ‘fratellanza’ della MotoGp. E’ ora di raccontare le cose come stanno”, ha concluso Iannone.