Londra (Regno Unito), 25 set. (LaPresse/PA) – Prosegue il botta e risposta a distanza tra Jose Mourinho e il manager dell’Arsenal Arsene Wenger dopo la squalifica inflitta all’attaccante del Chelsea Diego Costa per comportamento violento nello scontro diretto tra le due squadra dello scorso fine settimana. Il centravanti spagnolo è stato squalificato per tre giornate per lo scontro con Laurent Koscielny. Parlando in conferenza stampa alla vigilia della trasferta in casa del Newcastle, lo Special One non ha voluto commentare la decisione della FA nei riguardi del difensore dei Gunners Gabriel. “Se rispondo mi sospendono”, ha detto Mourinho. “Non voglio toccare il tema e tutto ciò che riguarda questa vicenda perché voglio restare in panchina”, ha aggiunto il manager dei Blues. “Io non commento e vi dico perché: alcuni allenatori possono parlare con l’arbitro prima e dopo la partita, altri invece non possono. Io sono nella lista di quelli che non possono. E’ una lista immaginaria, ma è evidente”, ha detto ancora Mourinho.
A Mourinho è stato chiesto della pressione su Steve McClaren, il manager del Newcastle che ha ottenuto una sola vittoria in 17 partite. La replica di Mourinho è appara ancora una volta una stoccata al suo rivale storico Wenger. “Penso che in questo paese, un solo manager non è sotto pressione. “Steve è sotto pressione, è sotto pressione Brendan (Rodgers manager del Liverpool, ndr), Pellegrini (manager del Manchester City, ndr) è sotto pressione. Non possiamo perdere partite, non possiamo essere al di sotto delle aspettative. C’è uno che per qualche motivo è al di fuori di questo elenco. Buon per lui”. ha dichiarato Mou. Incalzato dai giornalisti, alla fine lo Special One ha dichiarato: “Sai, lui può parlare con gli arbitri prima della partita, può parlare con gli arbitri dopo la partita, può spingere le persone nell’area tecnica, può piangere al mattino, può piangere la sera, non accade mai nulla. Anche se non vince si tiene il lavoro. E’ come un re, è un privilegiato”. Tornando al caso Diego Costa, Mourinho non ha voluto rispondere a Pelè secondo cui il centravanti non “è stato un buon esempio per i bambini”. “È il suo commento,” ha detto. “Lui è un grande e ha il diritto di trarre delle sue conclusioni. Nessuna critica da parte mia”, ha aggiunto.