Zurigo (Svizzera), 24 set. (LaPresse/Reuters) – L’ex fuoriclasse del Brasile Zico nel corso di una conferenza stampa ha attaccato la Fifa, sostenendo che ha di fatto chiuso la porta a chi all’interno del calcio vuole correre alle elezioni presidenziali. Zico, che da tempo ha annunciato la sua intenzione di candidarsi, è alle prese con la regola che richiede ai potenziali candidati il supporto di almeno cinque federazioni almeno quattro mesi prima delle elezioni. “Il problema non è che io sono una vittima, le vittime sono tutti quelli che lavorano nel mondo del calcio e che hanno l’ambizione un giorno di candidarsi”, ha dichiarato Zico in un hotel di Zurigo.
“È la storia personale nello sport che ti rende importante, non avere il supporto di qualcuno. Qualsiasi sportivo sa che sono vittima di questo sistema”, ha aggiunto Zico che ha giocato tre Coppe del Mondo ed è considerato uno dei migliori giocatori brasiliani di sempre. Secondo Zico, questa regola di fatto rende molto difficile la candidatura per i veri protagonisti del mondo del calcio come sono i giocatori, gli allenatori o i dirigenti di club. “Io sono l’unico vero outsider tra i candidati,” ha detto. “Non ho mai avuto nulla a che fare con la Fifa, non sono mai stato in qualsiasi comitato Fifa”, ha aggiunto l’ex giocatore dell’Udinese. “C’è grande pressione dalle confederazioni e questo toglie indipendenza. Le federazioni hanno paura di fornire una lettera, perché essi potrebbero subire rappresaglie nel caso in cui il loro candidato venga battuto”, ha reclamato ancora Zico.
“Il Brasile non ha gli stessi obiettivi della Bolivia, il Giappone non ha gli stessi obiettivi del Vietman, la Germania non ha gli stessi obiettivi del Kazakistan. Così perché devono votare per la stessa persona?”, ha detto ancora Zico. “Perché nessuno deve poter scegliere. Questa è una cosa terribile per il calcio e deve essere incluso nelle riforme per il bene del calcio mondiale”, ha concluso il brasiliano.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse