di Andrea Capello
Roma, 8 set. (LaPresse) – L’essere diventato campione del mondo non l’ha cambiato di una virgola. Gregorio Paltrinieri è sempre il solito ragazzo sereno e sorridente che non conosce cosa sia la pressione, anzi. L’arrivare alle prossime Olimpiadi con in tasca il titolo iridato dei 1500 stile libero lo carica di energia positiva: “Sarà bello presentarsi da favorito a Rio, devo dimostrare di essere il più forte, tutti cercheranno di battermi ma ci sta, devo cercare di rimanere tranquillo come ho sempre fatto e lavorare al meglio per arrivare in ottima forma”, racconta a margine di un evento al centro sportivo della Polizia di Stato a Roma. “La vita non mi è cambiata – aggiunge – alla fine faccio sempre le solite cose. Certo, è stata una grandissima emozione vincere i 1500 ma quella sugli 800 (secondo posto, ndr) forse come gara è stata anche più bella”. Peccato che la prova sulle sedici vasche non sia specialità olimpica altrimenti ci sarebbe da fregarsi le mani
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Il ragazzo di Carpi considera chiuso anche il ‘caso Sun Yang’, il primatista del mondo e favorito numero uno al titolo mondiale che a Kazan non si è presentato ai blocchi di partenza della finale per motivi che ancora rimangono avvolti nel mistero.
Per la federazione cinese si è trattato di un motivo fisico (il gigante cinese ha problemi al cuore, ndr) per altri di una lite con dei nuotatori brasiliani in vasca di riscaldamento, per altri ancora semplicemente la certezza di uscire sconfitto davanti ad un Paltrinieri in forma splendente: “Non l’ho più sentito e non so di più rispetto a quello che si è detto al mondiale – spiega – adesso non voglio neanche più pensarci, ci sarà l’Olimpiade il prossimo anno. Spero di incontrarlo li e di dare vita ad una sfida tra noi due”. Giustamente l’Azzurro si gode il trionfo e non vuole che la vittoria venga messa in qualche modo in ombra dall’assenza del cinese.
Anche perché paradossalmente “è stata più difficile”. “In quel momento – argomenta – lui mi dava sicurezza, averlo al fianco probabilmente sarebbe stato meglio. Così invece, ho dovuto fare la gara da solo con più pressioni. La sua assenza non ha tolto nulla alla mia vittoria”.