Roma, 11 ago. (LaPresse) – “Quella di oggi è stata una giornata particolare: esco dal mondo del calcio definitivamente, chiudo con il calcio”. Così il patron del Catania, Antonino Pulvirenti, parlando con i giornalisti al termine del dibattimento nell’ambito del processo sportivo di primo grado sul calcioscommesse nel quale è coinvolto il club etneo e lo stesso presidente. “Ho messo il mio mandato nelle mani di un avvocato”, ha spiegato Pulvirenti, sottolineando di aver collaborato “fin dall’inizio con la procura di Catania, raccontando come sono andate le cose”.
“Durante tutto l’anno sono stato pesantemente minacciato, a Catania non è semplice, ricordiamoci cosa è successo qualche anno fa: mi sono stati anche recapitati dei proiettili con minacce a me e alla mia famiglia”, ha aggiunto Pulvirenti. Sul destino del Catania calcio, ai giornalisti che gli chiedevano se sopravviverà, Pulvirenti ha risposto: “Aspettiamo la sentenza: il Catania esce da una situazione per colpa mia, non so se ha beneficiato di qualcosa, il tempo lo dirà”.