Milano, 1 ago. (LaPresse) – Il bilancio è “positivo perché stiamo lavorando bene. Siamo ripartiti da zero cambiando giocatori, modulo, sistema di lavoro. Stiamo mettendo i tasselli giusti al posto giusto sia per quanto riguarda i concetti di gioco sia per quanto riguarda i comportamenti. Abbiamo preso la strada ideale e saremo pronti quando inizieranno le partite che contano”.
Così Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan, analizza le sue prime settimane sulla panchina rossonera. “Il grande entusiasmo attorno al Milan aggiunge pressione? A me no. Piuttosto mi responsabilizza, ma io sono fatto così: più mi sento responsabilizzato e più tiro fuori il meglio da me stesso”, spiega il tecnico in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Non ho paura di prendere rischi e affrontare certe sfide: io vivo per affrontarle e per vincerle”, afferma.
L’obiettivo minimo, chiarisce, è “arrivare tra i primi tre. Ma, con la squadra che abbiamo, se riusciamo a prendere ancora qualcuno possiamo fare il salto di qualità. Quanti e chi? Uno o due giocatori al massimo. Niente nomi…”. Mihajlovic non si dimostra preoccupato degli eventuali problemi riguardanti la coesistenza tra Bacca e Luiz Adriano: “I giocatori forti parlano la stessa lingua e si capiscono. Il problema c’è se uno è forte e l’altro è scarso, ma non è il nostro caso. E poi loro hanno compiti precisi in fase difensiva, sanno i movimenti da eseguire in avanti, ma sono anche liberi di esprimere il talento e la fantasia cercando soluzioni alternative”.
Il Milan debutterà in campionato a Firenze: “Forse è meglio: di sicuro non sottovaluteremo la partita, anche se questo non accadrà mai e contro nessuno. Non faccio mai caso al calendario. Mi è successo di pensare ‘è un buon inizio’ e poi non facevo un punto. Le prime partite sono sempre un’incognita: meglio concentrarsi sul lavoro”.