di Andrea Capello
Roma, 17 lug. (LaPresse) – Il prossimo campionato di Lega Pro perde i pezzi. Sono nove infatti le società che non saranno al via della nuova stagione rispetto alle aventi diritto. In attesa delle domande di ripescaggio oggi il Consiglio federale infatti ha bocciato a maggioranza il ricorso della Paganese. La formazione campana si aggiunge quindi a Barletta, Castiglione, Grosseto e Monza Brianza che non avevano presentato la domanda di iscrizione. Real Vicenza, Reggina, Unione Venezia e Varese, invece, avevano rinunciato a presentare la fideiussione necessaria. Si salvano invece Benevento Calcio, Ischia Isolaverde, Lupa Castelli Romani, Martina Franca e Savona. I loro ricorsi infatti sono stati accettati all’unanimità. Le società interessate al ripescaggio avranno tempo presentare la loro domanda (corredata fra le altre cose di 500 mila euro a fondo perduto, ndr) entro il 27 luglio. Difficile se non impossibile che arrivino un numero di richieste tale da coprire le società inadempienti.
Il prossimo campionato di Lega Pro partirà quindi il 6 settembre presumibilmente con un numero di formazioni inferiori rispetto al limite delle 60 in vigore. Fra le nobili escluse c’è la Reggina. Oggi una delegazione composta dal presidente della società Lillo Foti ma anche dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è stata in Figc dal presidente Carlo Tavecchio. Argomento della discussione il futuro della società calabrese. La delegazione si è recata anche al Coni per una visita di cortesia al presidente Giovanni Malagò. La società, non avendo presentato entro i termini prevista la fideiussione necessaria per prendere parte al prossimo campionato di Lega Pro e ad oggi è fuori dai giochi. L’obiettivo dei calabresi però sarebbe quello di far riaprire i termini qualora con le domande di ripescaggio non si dovesse arrivare al limite per il campionato previsto in 60 squadre. “Fino al 27 luglio non possiamo toccare più niente. Chi ha rispettato i termini è ammesso gli altri no”, ha detto a riguardo il numero uno Figc, Carlo Tavecchio.
Successivamente però il numero uno di Via Allegri ha come voluto lasciare una piccolissima speranza. “Io sono qui per far giocare a calcio. Come presidente federale non ci sono scenari ma la politica è l’arte del divenire”. Sempre in ambito Lega Pro è stata la prima volta in Consiglio Federale per il neo commissario Tommaso Miele, magistrato della Corte dei Conti: “Sono consapevole della complessità del mandato affidatomi dal presidente Tavecchio – ha detto – mi sono subito messo al lavoro con una full immersion per operare una ricognizione dei problemi da risolvere, avviando subito ogni attività istruttoria necessaria per assolvere il mandato entro il termine fissato del 31 ottobre e sono fiducioso che ciò possa avvenire”. Dopo ci saranno le elezioni ed il terzo campionato nazionale potrà tornare a camminare sulle sue gambe ed in acque più tranquille, almeno si spera.