Madrid (Spagna), 12 lug. (LaPresse/Reuters) – “C’est fini“. Con queste poche parole in francese un Iker Casillas in lacrime ha salutato i tifosi del Real Madrid dopo la cessione al Porto. Il portiere spagnolo lascia i Blancos dopo 16 stagioni da protagonista, in cui ha vinto tutto. In camicia blu scuro e seduto da sola davanti ai giornalisti spagnoli presso la sala stampa dello stadio Bernabeu, il 34enne Casillas si è dovuto più volte fermare per le lacrime e per l’emizione. Il neo portiere del Porto più volte ringraziato il Real per “avergli dato tutto”.
“Questo club mi ha formato come persona e mi ha aiutato a crescere“, ha detto Casillas, che è entrato nelle giovanili del Real all’età di nove anni e ha debuttato in prima squadra a 18. “Aldilà di ricordarmi come un buono o cattivo portiere, spero solo che la gente mi ricordi come una brava persona“, ha aggiunto Casillas. Entrato giovanissimo nell’accademia di calcio del Real Madrid, nel 2000 il 19enne Iker Casillas è stato il portiere più giovane a giocare e vincere una finale di Champions League. Nove anni più tardi il numero uno ha festeggiato il record di presenze in campo con i Blancos, 454 partite. Amatissimo dai tifosi e campione anche con la Nazionale spagnola, per il portiere i problemi sono iniziati nel 2012-2013, dopo una lunga serie di polemiche con l’allenatore Jose Mourinho. Nonostante avesse ritrovato il posto da titolare nella stagione appena conclusa, il previsto arrivo di David De Gea ha convinto Casillas a trasferirsi in Portogallo.