La Juve abbraccia Mandzukic, l’ariete ‘pallino’ di Marotta

Torino, 22 giu. (LaPresse) – Da erede di Diego Costa a successore di Carlos Tevez. A Mario Mandzukic, nuovo ariete della Juventus, sembrano non piacere le sfide semplici quando decide di cambiare squadra. L’anno scorso si è sobbarcato sulle spalle il peso dei gol dell’ex idolo dell’Atletico Madrid mentre ora è pronto a sostituire nei cuori dei tifosi bianconeri la ‘garra’ dell’Apache. Il 29enne croato è sicuramente un giocatore diverso da Tevez, ma potrebbe presto trasformarsi in pedina insostituibile per la nuova Juve di Allegri. Manduzkic è un giocatore molto forte di testa(quasi un gol ogni due è firmato per via area) e che riesce a far reparto da solo sfruttando la sua fisicità e la sua capacità di tenere palla. Non è un grandissimo bomber (negli ultimi cinque anni ha segnato 106 gol) ma dal punto di vista tatttico potrebbe essere ideale in coppia con Morata, che sfrutterebbe le sponde del croato con la sua velocità.

Nell’ultima stagione Manduzkic ha segnato 20 gol in 43 partite: un bottino ‘discreto’ ma la stagione va divisa a metà: nella prima era arrivata una pioggia di gol, compresa una rete in Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid. Da febbraio il blackout, dove è esploso il compagno Griezmann. Ma il dg juventino Beppe Marotta punta il ‘Super Mario’ di Slavonski Brod da almeno tre stagioni, prima del suo trasferimento al Bayern Monaco. Del croato piace la voglia di sacrificarsi e la presenza in area di rigore, in cui ha siglato il 99% delle sue reti. Qualche tifoso bianconero sui social ha già storto il naso ma non bisogna dimenticare le prestazioni del croato negli ultimi anni.

Nel 2012-2013 fu uno degli uomini chiave del triplete Bayern firmato Jupp Heynckes con 22 gol e ben 13 assist mentre la stagione successiva mise a segno ben 26 gol, nonostante i pessimi rapporti con Pep Guardiola. Proprio l’incompatibilità con il coach spagnolo(“Non andrei neanche a prenderci un caffè”, disse in un’intervista in Germania) lo spinse al salto all’Atletico, prima della nuova avventura a Torino. Forse ‘Super Mario’ ha già in mente un tatuaggio per celebrare i colori bianconeri, vista la sua passione per i ‘tattoo’ che gli coprono gran parte del corpo. Dopotutto la maglietta bianconera non è una novità per Mandzukic, visto che il suo primo club in Croazia, il Marsonia, aveva proprio questi colori. Senza dimenticare il suo idolo in gioventù: Alen Boskic, bomber a Torino e alla Lazio. La Juve nel destino quindi, sperando di far dimenticare presto gli eroi del passato.