dall’inviato Attilio Celeghini
Verbania, 28 mag. (LaPresse) – Lo sprint di Philippe Gilbert, la potenza di Alberto Contador. Sono due i vincitori a Verbania, epilogo della 18/a tappa del Giro d’Italia. Il 32enne belga della Bmc, che arriva in solitaria dopo un attacco iniziato a 20 km dalla fine e centra così la doppietta dopo il successo a Monte Berico e, ovviamente, lo spagnolo della Tinkoff Saxo. In attesa delle ultime, decisive salite, al termine di una frazione divertente e mai scontata il ‘Pistolero’ incrementa il vantaggio in classifica, arrivando al traguardo con ben 1’13” di vantaggio sui due rivali della Astana Mikel e Fabio Aru. L’ennesima prova di forza del padrone del Giro, che ora può gestire un cospicuo ‘tesoretto’ di 5’15” sul connazionale e di 6’05” sul sardo. Sulle sponde del Lago Maggiore arriva quindi la migliore risposta ai propositi bellici di Landa, che gli aveva giurato battaglia.
Invece, Contador infligge una severa vendetta ai due inseguitori, condendola pergiunta con il dolce sapore della vendetta: sulla salita di Ologno, il ‘Pistolero’ scatta da solo all’inseguimento dei fuggitivi costringendo al gran sforzo Landa, coinvolto in precedenza in una caduta. I fatti del Mortirolo, evidentemente, bruciano ancora sulla pelle della maglia rosa. La cronaca. Lasciate alle spalle le placide e verdi valli svizzere, la prima fuga di giornata scatta dopo 44 km. Protagonisti 14 corridori, tra cui Damiano Cunego e Roberto Ferrari (Lampre), ieri gran protagonista nella volata che ha premiato il compagno di team Sacha Modolo.
Una caduta li coinvolge però qualche chilometro dopo, insieme ad una moto: ha la peggio il veronese della Nippo-Vini Fantini, costretto al ritiro: per lui, sospetta frattura della clavicola destra. Prosegue invece la sua corsa Ferrari, nonostante qualche escoriazione.
Dopo 60 km, il gruppo dei battistrada – composto da Haga, Villella, Busato, Belkov, Siutsou, Weening, Chavanel, De La Cruz, Gilbert, Moinard, Bongiorno e Nocentini – vanta un vantaggio di 6’30” sugli inseguitori. Con tutta probabilità tra di loro si nasconde il vincitore di tappa. E’ Gilbert il primo a transitare sul traguardo volante di Bieno*. Ci si avvia verso la salita di monte Ologno, l’insidia più grande della frazione odierna: *ad attendere i corridori, pendenze che oscillano dal 9 al 13%. Un’altra caduta scuote la seconda parte del gruppo: coinvolti Keisse, Grmay, Viviani, Kiriyienka, Broeckx e Bole. Frenano pure Tiralongo e Mikel Landa. Lo spagnolo della Astana non riporta fortunatamente conseguenze fisiche ma perde secondi preziosi ed inizia la salita in coda al gruppo. Intanto in cinque si portano in testa. Si scalda Contador: scatto elegantissimo del ‘Pistolero’ a 45,5 km, Landa si lancia, ovviamente, al suo inseguimento. La maglia rosa ha un ritardo di circa 9′ dal gruppo di testa: Siutsou, Nocentini, Gilbert, De la Cruz, Bongiorno, Moinard e Chavanel. Ma il tempo che conta davvero per il leader del Giro sono i 37″ di vantaggio su Aru e i 1’09” su Landa, che riesce poi a riportarsi nel gruppo del sardo. Ai -36 resistono davanti Moinard, Bongiorno, De La Cruz e Siutsou. Leggero brivido per Contador, che pare accusare problemi alla catena: aiutato da un meccanico dell’ammiraglia, lo spagnolo riparte. E’ Buongiorno, intanto, ad arrivare primo al Gpm. Anche oggi Aru non sembra particolarmente in palla: l’azzurro perde terreno, poi si riporta nel gruppo con Landa.
Nel frattempo Contador viene affiancato da Hesjedal, ‘scortato’ dal compagno di team Villella: il vantaggio della maglia rosa sui rivali della Astana è di circa un minuto, che poi sale a 1’30” quando si apprestano ad affrontare la discesa. Tra i battistrada continua a mettersi in evidenza Bongiorno, ma il calabrese della Bardiani non riesce a scrollarsi di dosso gli altri tre. Ai -20, il trio Contador-Hesjedal-Villella ha un vantaggio di 1’40” sul gruppo di Landa ed Aru. Sulle tracce dei magnifici quattro davanti, Nocentini, Chavanel, Gilbert e Busato. E’ il corridore della Bmc a tentare lo scatto in solitaria. Il belga si scatena lungo i tornanti della discesa, affrontati a grandissima velocità: e in breve fa il vuoto, mettendo da parte un vantaggio di oltre 20′ sugli altri sette quando al traguardo mancano 15 km.
Ormai nessun ostacolo può tra Gilbert e il secondo successo di tappa.
Ottimo secondo Bongiorno, a 47″, mentre Chevanel si aggiudica lo sprint per il terzo posto su Busato e Moinard. Il secondo trionfatore di giornata, ovviamente, non può che essere Contador. L’incontrastato dominatore del Giro, che nemmeno le ultime, temibili vette prima della passerella di Milano sembrano poter spodestare dal trono.