Verbania, 28 mag. (LaPresse) – Fuga per la vittoria. Philippe Gilbert, primo a tagliare il traguardo di Verbania e a completare la doppietta al Giro d’Italia 2015 dopo il successo di Monte Berico, è la perfetta incarnazione della felicità che può regalare la bicicletta. Sarà per questo che sostituisce la parola “rischio”, inevitabile se si pensa alla grande velocità con cui ha affrontato la discesa dell’Ologno, con “divertimento”. “Sì, è stata una vittoria divertente”, spiega il corridore belga svelando il ‘piano’ studiato dalla Bmc per la frazione odierna. “Questa mattina ci siamo detti che avremmo provato la fuga. Sapevamo – dice – che era una tappa che ci lasciava molte possibilità all’arrivo. Ci abbiamo provato tutti, poi siamo partiti in due e il finale è stato perfetto. Quando ho visto che avevo un minuto dal gruppo, ho capito che era fatta”.
Ammette che non è stata una passeggiata: “E’ una salita che non conoscevo, ieri l’ho guardata dall’altra parte del lago, dove abbiamo dormito questa notte. Non mi sembrava così dura, invece lo era. Ho sofferto. Ma mi sono mosso con il mio ritmo, perché sapevo che con una discesa così lunga potevo rientrare”. E a Verbania lo ha atteso la gloria, dopo il brivido dell’adrenalina: “Questo sport – spiega Gilbert – è la mia passione. Amo andare in bici, prendere rischi sfrecciando giù per le discese. E’ un qualcosa che non puoi avere in una vita normale. Il futuro? Ho ancora un contatto di un anno, vorrei proseguire almeno per altri 2-3 anni. Vedremo anche cosa dice la famiglia…”.
A proposito: un padre di famiglia può permettersi ancora i rischi portati da discese così ardite? “Qualche volta sono caduto, ma questo fa parte del ciclismo”, osserva il belga. “E’ lo sport più pericoloso del mondo, percorriamo strade che a volte non sono sicure. Ieri il tratto senza luci nel tunnel è stato pericoloso. E pensiamo alla gente: è sempre possibile che un bambino sbuchi all’improvviso, che qualcuno non ti veda arrivare. Ma se iniziassi a pensare a queste cose, sarei fermo. Resto sempre concentrato sulla mia strada per andare più veloce possibile”. Con due tappe all’attivo, accanto al nome di Contador il Giro 2015 sarà ricordato anche per le imprese di Gilbert. “Ma anche Modolo ha fatto il bis”, sottolinea il belga rivelando il feeling con l’Italia: “Qui ho vinto tante corse, è un Paese che mi piace molto”.