Aprica (Sondrio), 26 mag. (LaPresse) – “Non è stata una delle mie giornate migliori”. E’ l’ammissione di Fabio Aru al termine della 16/a tappa del Giro d’Italia, la Pinzolo-Aprica vinta dal compagno di squadra Mikel Landa e caratterizzata dalla temibile salita del Mortirolo. “Ho sofferto tanto, ho cercato di non sprofondare”, spiega l’azzurro della Astana ai microfoni di Raisport. “Ho tenuto duro più con la testa che con le gambe, purtroppo questo è lo sport”.
“La vittoria di Landa cambia le gerarchie nella squadra? Mikal stava bene, era giusto che giocasse le sue carte e ha vinto la tappa”, aggiunge Aru, sceso al terzo posto nella classifica generale. “Sono stanco – ribadisce – è stata una tappa dura. E’ stato uno sforzo immane. Ora ho bisogno di riposare, poi pensiamo ai prossimi giorni”.