Tennis, Binaghi choc: Foro piccolo, idea spostare Internazionali

di Andrea Capello

Roma, 17 mag. (LaPresse) – Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva lanciato un primo sassolino nello stagno qualche giorno fa parlando di possibili “scelte coraggiose” da effettuare in futuro. A far deflagare la ‘bomba’ ci ha pensato invece il numero uno della Fit, Angelo Binaghi, nella conferenza stampa di bilancio degli Internazionali 2015. L’idea sul tavolo per il futuro è di quelle che dividono: spostare il torneo dal Foro Italico in un altro luogo vicino all’aeroporto di Fiumicino. “Qui non ci stiamo più – le sue parole – il Foro Italico è un’area bellissima ma fortemente vincolata e questo ci impedisce di realizzare alcune strutture che abbiamo in mente altre, per ottenere l’autorizzazione, devono essere necessariamente provvisorie”.

Anche per quanto riguarda lo stadio Centrale il presidente della Federtennis parla di struttura “nata piccola”. “Sarebbe dovuto essere come approvato dalla giunta Veltroni – dichiara – poi è cambiata la giunta e la capienza è stata ridotta di 3-4mila posti”. Da qui l’idea, che da quanto svelato da Binaghi è partita proprio dopo una riflessione effettuata insieme a Malagò. “Per la candidatura di Roma ai Giochi del 2020 poi stoppata dal governo l’area del Foro Italico era stata destinata al nuoto – ricorda – per il tennis invece c’era un area nei dintorni di Fiumicino. Se il Coni (in prospettiva Giochi 2024, ndr) deve fare questo investimento per fare 15 campi e tutti i servizi allora, visto che la nostra federazione sta crescendo ed ha le risorse, si potrebbe fare un impianto unico magari con 30 campi spostando lì anche il centro federale creando un ‘sight’ con le migliori tecnologie possibili”. Secondo il numero uno Fit infatti: “la forza di questo torneo ormai prescinde dalla location, anche se è la più bella del mondo, e dall’eventuale assenza di qualche campione che poi puntualmente non si verifica”.

Diverse anche le risposte a riguardo dei vari campioni. Maria Sharapova, fresca vincitrice per la terza volta del torneo femminile, mette in luce come in questo luogo “si respira la storia” e che sarebbe “triste” lasciarlo anche se la scelta potrebbe essere comprensibile perché “il torneo sta crescendo sempre di più anno dopo anno”. Roger Federer recita invece la parte del saggio: “E’ un discorso che si fa anche in altri tornei come Parigi o Miami – la sua opinione – ma non sempre quella di ingrandirsi è la decisione più intelligente. A volte è meglio recarsi in location più intime dove ri respira la storia. E’ una scelta difficile”. Chiusura affidata a Novak Djokovic: “Per me questo Foro Italico ha una tradizione ed un’energia molto particolare e tutti i giocatori si sentono molto bene. Non è solo la casa del tennis ma di tanti sport dal calcio al nuoto. Le condizioni che ci sono qui sono straordinarie. Non c’è ragione per muoversi”. Parola di un quattro volte Re di Roma.