Sanremo (Imperia), 9 mag. (LaPresse) – Si alza il sipario sul Giro d’Italia. La 98/a edizione della Corsa Rosa scatta domani con la cronometro a squadre San Lorenzo al Mare-Sanremo. La prima di 21 tappe che scalderanno i tifosi delle due ruote italiani fino al 31 maggio, con l’arrivo a Milano che incoronerà il vincitore dopo 3486 km. L’edizione 2015 è stata presentata oggi nella cornice suggestiva del Teatro del Casinò della cittadina ligure. Riflettori puntati sul trio dei favoriti: Alberto Contador, Rigoberto Uran e Richie Porte. Sulla carta l’uomo da battere – tutti gli addetti ai lavori sono d’accordo – è lo spagnolo, che torna al Giro per la terza volta. Esordio, nel 2008, da incornicare: Contador vinse alla distanza il duello con Riccò e trionfa.
Nel 2011 conclude nuovamente sul gradino più alto del podio, ma il caso clenbuterolo gli priva il titolo nove mesi più tardi. Lo spagnolo sbarca al Giro senza aver impressionato nella prima parte di stagione, ma la sua grande esperienza e il valore del team, la Tinkoff-Saxo, può fare la differenza nelle tre settimane di corsa. In conferenza stampa Contador, che va a caccia della doppietta Giro-Tour, ha subito messo in chiaro che non giocherà a nascondersi ma uscirà subito allo scoperto: “La mia tattica sarà quella di attaccare o difendere a seconda della situazione. Ma penso che per cominciare dovrò attaccare”. A salire sul trono ci proverà, ancora una volta, Rigoberto Uran. Il colombiano della Etixx-Quick Step, dopo due secondi posti consecutivi, è pronto. L’anno scorso si è arreso alla potenza del connazionale Nairo Quintana, quest’anno assente, due anni or sono a Vincenzo Nibali. I cinque giorni passati in maglia rosa nel 2014 non bastano più. “È importante salire sul podio”, ha spiegato. “Ho una squadra molto forte e cercherò di fare bene”. Richie Porte, è attualmente l’uomo più forma nella rosa dei favoriti.
L’australiano del Team Sky arriva al Giro con un inviduabile bottino primaverile composto da nove vittorie, tra cui la Parigi-Nizza. Potrebbe essere davvero il suo anno. Il trionfo al Giro è un suo obiettivo: “Il mio anno è cominciato molto bene, ho avuto una partenza da sogno questa stagione ma è questa è la mia gara”, ha chiarito. “Ho passato ogni momento in allenamento sin da novembre pensando al Giro”. La grande speranza dell’Italia è rappresentata da Fabio Aru, che proverà a rendere durissima la vita ai tre ‘big’ e, magari, a coltivare quello che non sembra più solo un sogno. L’Italia si è innamorata del ‘tamburino sardo’ nel corso dell’ultimo Giro, dove ha firmato il capolavoro di Montecampione e ha concluso con un bellissimo terzo posto. Aru stavolta non potrà contare sul fattore sorpresa, ma arriva alla corsa rosa con un anno in più di esperienza sulle spalle. Il corridore della Astana giocherà ovviamente tutte le sue carte in salita per salire definitivamente nell’Olimpo dei grandi delle due ruote.