Gattuso: Inzaghi-Milan? Decisione affrettata da ambo le parti

Roma, 30 mar. (LaPresse) – “Una mossa affrettata da ambo le parti”, così l’ex centrocampista del Milan giudica la decisione presa dalla sua ex società di affidare la panchina della prima squadra a Filippo Inzaghi. “Lo stesso vale per quando fui scelto per allenare il Palermo – aggiunge ai microfoni di Radio Anch’io Sport – essere stati grandi giocatori non significa molto. L’allenatori è un altro mestiere. Bisogna fare esperienza e non si compra al supermercato bisogna farla sul campo”.

Riguardo alla situazione del Milan l’idolo del popolo rossonero argomenta come: “Dopo 25 anni un momento negativo ci può stare”. Gattuso però, allo stesso tempo, muove anche un appunto: “Quello che mi lascia perplesso è che non vedo una linea. Sento parlare di progetto giovani invece poi vengono presi dei parametri zero. L’importante è essere chiari con i tifosi”.

CONTE – “Conte è un grande allenatore. Da quando è alla guida della Nazionale non è bello sentirlo bersagliato tutti i giorni per ogni minima cosa. Credo che questo non faccia bene alla Nazionale ed all’Italia”. Il campione del mondo del 2006 segnò la sua unica reta in Azzurro proprio in un’amichevole Italia-Inghilterra a Torino nel novembre 2000, come il match in programma allo Juventus Stadium. “Cosa manca a questa Italia rispetto a quella che vinse il mondiale in Germania? Penso che Conte stia facendo un buon lavoro – dice Gattuso – sono convinto che la Nazionale debba essere come un club. E’ difficile ma Lippi ha sempre ragionato così e ci è riuscito impostando con tutti un rapporto umano basato sulla chiarezza e Conte sta facendo la stessa cosa”. L’ex centrocampista del Milan si esprime poi sulla questione oriundi (nel mondiale 2006 c’era Mauro Camoranesi, ndr): “Non voglio entrare nella polemica – afferma – oggi lo fanno tutti ed è giusto che lo faccia anche l’Italia. Se Camoranesi si sentiva italiano? Era uno che sentiva le partire come noi e dava tutto per la maglia”.