Nazionale, Conte smentisce dimissioni: Ho preso un impegno importante

Roma, 6 feb. (LaPresse) – “Rischio di dimissioni? Non c’è stato. Penso di essere una persona molto responsabile, soprattutto nei momenti difficili. Questo lo è. Ho preso un impegno importante, anche spinto dall’entusiasmo del presidente federale, proprio per invertire la tendenza. Intendo rispettarlo”. Il ct della Nazionale Antonio Conte in un’intervista concessa a ‘Repubblica’ ha smentito le indiscrezioni in merito a un possibile addio alla panchina azzurra. “Io voglio qualificarmi e giocarlo e gli ostacoli li affronto con decisione. Forse me ne aspettavo di meno. Ma soltanto quando sei dentro una situazione, la capisci – ha proseguito l’ex allenatore della Juventus – Da luglio interagisco con tutto il sistema: con le società di A, con la B, coi dilettanti, col settore giovanile. Ho perfino allenato sul campo l’Under 15. Tutto questo pagherà, ne sono sicuro. Sarebbe stato più facile fare il selezionatore, 7-8 giorni ogni tanto. Ma per quel ruolo, l’ho detto a Tavecchio, sarebbe bastato un altro qualsiasi, meno costoso”.

Conte ha ribadito il fatto di voler essere un allenatore e non solo un selezionatore. “Selezionare e basta è possibile soltanto se hai la crema, ma oggi siamo in una fase troppo delicata, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia – ha sottolineato – Molti paesi, in Europa, ormai ci stanno davanti. Io devo creare una squadra con la s maiuscola. E la devo allenare”. Intanto però gli stage di febbraio sono ufficialmente saltati. “Alla fine, per farlo, avrei dovuto dare le pettorine ai miei collaboratori. Chiamare giocatori di B significava sminuire il prestigio della Nazionale – ha spiegato il ct della nazionale – Allora ho fatto un passo indietro, sperando di farne due in avanti la prossima volta”. A chi gli chiede se si sia pentito di questa scelta, Conte risponde “sinceramente no, anche se devo far fronte a tante situazioni politiche e io non ho mai amato diplomazia e compromesso. Sono uno di campo, ho fatto del lavoro la mia arma – ha evidenziato – L’accostamento a Psg e Milan? L’anno scorso ebbi diverse offerte, anche di una squadra inglese molto importante. Ma non ho mai parlato con nessuno: era questione di rispetto, avevo deciso di continuare con la Juventus. Poi è durato poco, ma è un altro discorso”, ha concluso.