Torino, 31 gen. (LaPresse) – “L’ho già detto più volte, il discorso per me è chiuso. Quando ho firmato per tre anni con la Juve, ho detto fin dall’inizio, anche alla società, che quello sarebbe stato il mio ultimo contratto prima di tornare al Boca. Ma nessuno ha commentato nulla. In seguito ho detto le stesse cose, compreso il fatto che a fine contratto sarei tornato a casa. Il problema è che quando non c’è notizia, si cerca di tirarla fuori. Prima, però, voglio vincere tutto qui”. Lo ha detto Carlos Tevez, attaccante della Juventus, nel corso di una lunga interviste sulle pagine di Tuttosport in edicola oggi.
Quando firmò il contratto con la Juve, si parlò tanto della pesante eredità lasciata da Del Piero e dalla maglia numero 10. “La casacca numero 10 della Juve, per la sua storia, sarà sempre di Del Piero. Io, però, difenderò questa maglia alla morte – ha detto l’Apache – perché quando la indosso non penso ad alcun numero. Penso, piuttosto, allo stemma della Juventus, che in Italia è grande. Mi dà piacere indossarla e pensare che la responsabilità più grande è difendere lo scudo della Juve, non semplicemente la maglia”.
“Osvaldo? Sì, ho letto che la Juve ha voglia di prenderlo e che c’è interesse nei suoi confronti: è una prospettiva che mi fa felice, perché Osvaldo è un mio grande amico, gli voglio bene e mi piacerebbe che tornasse da noi. La nostra è un’amicizia nata l’anno scorso, prima non lo conoscevo”. Così invece Tevez sulla prospettiva di rivedere Daniel Pablo Osvaldo con la maglia della Juventus. L’attaccante italo-argentino potrebbe essere il rinforzo di gennaio dei bianconeri in caso di partenza anticipata di Giovinco.