Genova, 24 gen. (LaPresse) – “Dobbiamo raddoppiare gli sforzi nel ritorno, perché non dobbiamo solo battere gli altri ma anche noi stessi. Il Palermo è una buona squadra, ma è alla nostra portata. Noi siamo in casa nostra e dobbiamo vincere. Non possiamo rilassarci”. Il tecnico della Sampdoria Sinisa Mihajlovic alla vigilia della gara di campionato i rosanero cerca di tenere alta la concentrazione della squadra, anche in conseguenza dell’arrivo annunciato di Samuel Eto’o, atteso sugli spalti a Marassi. “Festa? Quale festa? Eto’o si aggiunge a questa squadra ma non deve essere una distrazione – ha evidenziato – E’ un grande calciatore, che ha vinto tutto e che mediaticamente attira molte attenzioni; ma questo non deve distoglierci. Se siamo terzi il merito è di questi ragazzi, del loro impegno e del loro lavoro quotidiano”.
L’allenatore serbo mette in guardia i suoi. “Le preoccupazioni non sono mai troppe – ha aggiunto – perché comunque siamo ancora in emergenza offensiva. Si parla molto dei nuovi arrivi, ma intanto noi abbiamo un giocatore in meno davanti. Un motivo in più per dire grazie ai miei, che hanno stretto i denti. Ci vuole rispetto per questa squadra, se il pubblico viene allo stadio è per sostenere la Sampdoria, non per fischiare o mugugnare. Altrimenti, stia pure a casa”. Mihajlovic ha fatto poi una riflessione più ampia. “Le abbiamo viste tutte – ha sottolineato – e sappiamo che ce la possiamo giocare con ogni squadra. Ultimamente abbiamo sbagliato una gara, con la Lazio, forse un tempo a Cesena, ma poi nient’altro. Dopo la Coppa Italia ho letto delle cose che non mi sono piaciute: pensieri, discorsi che non c’entrano nulla col calcio. Qui ci sono tanti ragazzi che meritano di giocare per quanto fanno vedere tutti i giorni: sono state critiche ingenerose. E io non ci sto. Ho fiducia in loro e sono convinto che se fossimo rimasti in undici ce la saremmo giocata sino all’ultimo”.
L’ex allenatore della Fiorentina ha smentito che ci sia un caso Okaka. “Non abbiamo nessun problema, io sono molto legato a lui. Ieri gli ho persino pagato la cena. Queste situazioni capitano in tutte le squadre, solo che è stata ingantita dal fatto che voi foste fuori – ha spiegato – Per Okaka è un momento-no, ma per noi è un giocatore molto importante. Tornerà ad essere il solito”. Ieri, nel corso della presentazione dei nuovi arrivi, è arrivata una dichiarazione d’amore da parte del presidente Ferrero, mai avaro di complimenti. “Il ringraziamento non lo deve a me – ha concluso l’allenatore di Vukovar – ma ai miei ragazzi, per quello che stanno facendo. Io sono un professionista e come tale provo sempre a fare il massimo”.