Doping, Carolina Kostner squalificata 16 mesi: Ho subito un’ingiustizia

Roma, 16 gen. (LaPresse) – “Sono molto amareggiata, molto delusa ma sono molto determinata nell’andare fino all’ultimo grado di giustizia. Di più non aggiungo perché voglio prima leggere le motivazioni e poi ci saranno altre cose da dire. Se penso di aver subito un’ingiustizia? Si”. Lo sussurra con un filo di voce Carolina Kostner uscendo dallo Stadio Olimpico di Roma ma è come se lo urlasse al mondo intero. Alla campionessa di Ortisei la squalifica di un anno e quattro mesi inflittale dalla seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping in merito al caso di positività al doping che ha coinvolto l’ex fidanzato Alex Schwazer proprio non è andata giù. Diversamente l’hanno invece pensata i giudici dalla seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping. Dopo le 4 ore di dibattimento il procuratore capo Tammaro Maiello aveva chiesto 2 anni e 3 mesi, in base alle regole stabilite dal nuovo codice Wada in vigore dal 1 gennaio 2015. Richiesta non accolta in toto ma comunque sono arrivati 16 mesi di stop che impediranno alla pattinatrice di tornare all’agonismo, sempre che lei lo voglia, fino al 16 maggio 2016.

I fatti, come noto, sono quelli che riguardano quanto accaduto il 30 luglio 2012 quando gli ispettori della Wada andarono a cercare l’allora fidanzato Alex Schwazer a casa sua ad Oberstdorf in Germania per sottoporlo ad un controllo antidoping. In termini tecnici il tribunale ha riconosciuto alla Kostner la violazione dell’articolo 2.9 del Csa per la cui pena l’articolo 4.3.4 prevede una sanzione di almeno 2 anni fino ad un massimo di 4 anni. Allo stesso tempo i giudici hanno riconosciuto l’attenuante dell’articolo 4.5.2.1 e cioè il “non aver agito con colpa o negligenza significativa” nell’aiutare la sua dolce metà ad eludere il controllo antidoping. La Kostner è stata invece assolta totalmente dall’addebito di aver violato l’articolo 3.3 (ovvero l’omessa denuncia relativa alla frequentazione di Schwazer con il dottore inibito a vita Michele Ferrari, ndr). Salvo anche suo il palmares sportivo a partire dal bronzo ai Giochi di Sochi 2014.

Piccole soddisfazioni che non leniscono il dolore di una Kostner determinatissima a fare ricorso al Tas, come confermato dal suo legale Giovanni Fontana. “Non ci aspettavamo una condanna – ha detto lasciando l’Olimpico braccato dai media – Abbiamo citato delle sentenze del Tas che dicono che ci vuole la piena consapevolezza dell’illecito e non c’era nessuna piena consapevolezza. Non ci aspettavamo che venissero smentite. Il ricorso è assolutamente scontato”. Nel frattempo domani Carolina parte per una tournée in Giappone, luogo che ama e dove è amatissima, nella speranza che, in attesa dei prossimi passi legali, gli applausi del pubblico nipponico possano farle ritornare il sorriso dopo la brutta caduta odierna.