Napoli, 13 gen. (LaPresse) – “Contesto totalmente le accuse di Nicchi nei miei confronti. Anche se non mi sorprende che il capo degli arbitri abbia voluto difendere chi aveva commesso gravi errori.
Questa volta le sue dichiarazioni sono in totale contrasto con quanto acclarato ampiamente dalle immagini televisive”. Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis non ci sta e replica al presidente dell’Aia Marcello Nicchi, che ieri sera nel corso del ‘Processo del lunedì’ aveva spiegato come le dichiarazioni al veleno dell’imprenditore cinematografico al termine di Napoli-Juventus potessero “generare violenza”. “I miei tweet sono semplici, essenziali e assolutamente non offensivi, poiché fotografano la realtà dei fatti ampiamente poi condivisa e ribadita da gran parte dei media – ha evidenziato De Laurentiis in una nota pubblicata sul sito ufficiale del Napoli – Da Pechino non ho più giudicato alcun episodio arbitrale, così come non hanno espresso giudizi nè tecnico e né squadra”.
“Questa volta però, in una partita così delicata, la macroscopicità degli errori è stata tale che ho ritenuto evidenziarli – ha proseguito il presidente del club partenopeo, che ha criticato l’operato di Tagliavento – Venendo dal cinema sono stato educato per la democraticità e la libertà d’espressione. La critica è sempre costruttiva per migliorare le prestazioni di tutti noi protagonisti inclusi gli arbitri che devono assolutamente, per professione e cultura, essere rigorosissimi nell’imparzialità”. L’ultima battuta è dedicata all’ingresso della tecnologia nel mondo del calcio. “Il pensiero personale che ho inteso esprimere ha l’unico significato di evidenziare l’inadeguatezza dell’attuale sistema e la necessità di una urgente revisione dello stesso, come l’introduzione della moviola in campo che da più anni ho sollecitato – ha concluso De Laurentiis – Moviola che per altro viene già utilizzata in molti sport professionistici”.