Milano, 7 gen. (LaPresse) – “Il mio obiettivo era il Milan, sono orgoglioso di essere qui”. Sono le prime parole di Alessio Cerci nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Milan. Il trequartista ha già debuttato con i rossoneri ieri nel match perso contro il Sassuolo. “Per me è stato emozionante, il presidente ha detto bellissime parole e lo ringrazio. Sapevo che mi aspettavano da tanto tempo, per me è un onore essere qui e un orgoglio”, così il giocatore, arrivato dall’Atletico Madrid. “Quando l’ho saputo ero alle Maldive, ho avuto qualche tempo per riflettere, dopo qualche giorno la mia scelta era il Milan. Ho fatto un giro lungo ma il mio obiettivo era il Milan, sono felice”.
“Sono nel pieno delle mie forze – assicura Cerci – mi sento forte e migliore dopo l’esperienza con l’Atletico”. Un accenno all’esperienza al Toro: “Con Ventura ho grande feeling, riesce a tirare fuori il meglio di me. Ma l’importante è sentire la fiducia. Ho bisogno di lavorare molto per rendere al meglio. Inzaghi – spiega – mi ha voluto fortemente, ci sono tutti presupposti per fare bene”. Sul ko di ieri contro il Sassuolo: “C’è rammarico, la partita si era messa bene. Ma guardiamo avanti. La squadra era un po’ giu, perché ci teneva a fare risultato dopo le vacanze e perché arrivava da una serie di risultati positivi. Ma ora bisogna rialzare la testa, sabato c’è il Torino. La squadra deve subito reagire e fare una partita importante. Il Toro l’anno scorso – continua Cerci – ha fatto un grande campionato, è una buona squadra con un ottimo allenatore. Bisogna stare attenti e giocare la nostra partita, siamo il Milan e andremo a Torino per vincere”. Cerci non teme i possibili fischi dei suoi ex tifosi: “Spero in una buona accoglienza, credo di aver dato il cuore e tutto me stesso ai granata. Anche se sappiamo com’è il calcio, magari un’accoglienza diversa me la posso aspettare. Mai io ho la coscienza pulita, al Toro ho dato tutto e per me questa è la cosa che vale”.
“Problemi con il Toro? Ogni club fa i suoi interessi. Mi hanno venduto all’Atletico, con me si sono comportati sempre benissimo”, assicura. “Sto abbastanza bene, a Madrid mi son sempre allenato. Anche se mi manca il ritmo partita, ma quello viene giocando. Speriamo il prima possibile di scendere in campo”. Sull’obiettivo terzo posto: “Siamo 4-5 squadre che lottano, abbiamo ottimi giocatori, la squadra è stata allestita bene, c’è grande spirito. Bisogna tirare fuori – dice – il meglio di noi stessi, davanti ci son squadre attrezzate, ma non dobbiamo avere paura perché siamo il Milan”. Nessun timore per un possibile dualismo con Honda: “C’è sempre concorrenza in un grande club, non ci saranno problemi, lui ha fatto molto bene in questi mesi, ma siamo compagni di squadra e lo vivremo serenamente”. Cerci chiarisce anche sulle critiche rivolte in estate nei confronti di un club: “Ma non era il Milan”, puntualizza. “Bensì un altro club che mi aveva cercato fortemente. Quando uno è preso dalla rabbia e dalla delusione si possono dire cose che non si vorrebbero dire”.