Roma, 20 dic. (LaPresse) – “Sono felicissimo, è chiaro che nel momento in cui siamo rimasti in dieci vedevo un Milan che stava diventando padrone del campo, vedevo che erano in difficoltà e lì ho pensato di poterla vincere. Non avrei mai pensato di potere venirmela a giocare così qualche mese fa, all’Olimpico contro una squadra che vuole vincere lo scudetto. Ora questa squadra mi rende molto orgoglioso, felice perché siamo stati una squadra fantastica stasera per restare a questo livello contro la Roma”. Così l’allenatore del Milan Filippo Inzaghi ha commentato il pareggio ottenuto in casa della Roma. “Mi dispiace per l’espulsione di Armero perché il primo mi sembrava un fallo normale, il secondo un fallo di mano involontario. Poi l’arbitro ha aspettato… poi rimani in 10 a 20 minuti dalla fine e diventa difficile, se non hai questo cuore a Roma perdi – ha proseguito il tecnico rossonero ai microfoni di Sky Sport – Napoli e Roma ci hanno portato 4 punti ma ci hanno dato grande consapevolezza di essere arrivati quasi alla pari di squadre che lottano per lo scudetto. Non abbiamo fatto nulla, ma questa penso sia la strada giusta”.
Tornando sulle parole di Berlusconi, che ha detto come la rosa del Milan non abbia niente da invidiare a quella dei giallorossi, Inzaghi ha spiegato che “noi siamo il Milan e quindi dovremmo tornare a lottare per gli scudetti, non solo per il terzo posto. Ora la crescita, dopo essere arrivati ottavi, deve essere graduale. È chiaro che con questo spirito, questa voglia, se giochi alla pari contro Napoli e Roma possiamo arrivarci terzi – ha sottolineato – I complimenti di Garcia e di Sabatini fanno piacere perché sono intenditori di calcio, questo mi riempie d’orgoglio”. A chi gli chiede cosa si sia detto con l’allenatore della Roma, Inzaghi ha ammesso che “mi ha fatto piacere che abbia fatto i complimenti, sono belle cose, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Contro il Sassuolo in casa, che sta facendo bene, dovremo cercare di ottenere i tre punti”, ha concluso l’allenatore rossonero proiettandosi già sulla prossima partita.